Ostia, vandalizzata la ‘palestra della legalità’: locali devastati da un uomo incappucciato (FOTO)

Palestra legalità vandalizzata a Ostia

I vetri infranti, le sbarre della macchinetta che distribuisce caffè e snack ancora a terra. Qualcuno è entrato nella palestra della legalità, a Ostia, per vandalizzarla. È successo notte tra domenica e lunedì: la Palestra della Legalità, emblema della lotta contro la criminalità organizzata, è stata vandalizzata. Porte sfondate, arredi distrutti e una macchina del caffè divelta: ma si tratta di un gesto che va oltre il semplice furto. L’intervento dei carabinieri di Ostia ha fatto emergere i primi dettagli: un furto di pochi spiccioli dalla macchina del caffè, ma il sospetto che possa trattarsi di un’intimidazione non è da escludere.

L’incursione nella notte

È successo intorno alle 3:30 del mattino. Un uomo, come rivelato dalle immagini delle telecamere, si è introdotto nella struttura con il volto coperto da un cappuccio. Prima ha sfondato la porta al pianoterra con un calcio, poi ha devastato alcuni arredi salendo al primo piano e infine ha infranto il vetro della porta d’ingresso della palestra. Una volta dentro, ha divelto e gettato a terra la macchina del caffè, portando via gli spiccioli contenuti al suo interno.

Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso solo parzialmente l’aggressore, che sembrava conoscere bene la posizione degli occhi elettronici, evitando con attenzione di farsi riprendere frontalmente. L’allarme è scattato immediatamente, ma nessuno è intervenuto e, dopo un’ora, il sistema si è disattivato da solo.

La scoperta questa mattina

A scoprire la devastazione sono stati gli addetti alle pulizie, che al mattino si sono trovati davanti a porte sfondate e alla macchina del caffè distrutta. La palestra, una palazzina di due piani confiscata nel 2015 all’ex patron del porto turistico Mauro Balini, condannato per Mafia Capitale, sorge a pochi passi da una delle piazze di spaccio più attive del quartiere, in via Marino Fasan. Non si esclude che l’autore possa essere un giovane in cerca di soldi per acquistare droga, in particolare cocaina o crack.

Dal 2019, la struttura è gestita dall’Istituto Asilo Savoia, che promuove progetti di inclusione e utilizzo di beni confiscati alla mafia. Il presidente dell’istituto, Massimiliano Monanni, ha commentato con amarezza l’accaduto: “Chi colpisce la Palestra della Legalità si mette contro i giovani e le famiglie di Ostia Nuova. Il nostro programma “Talento & Tenacia” rappresenta un presidio sociale e sportivo fondamentale, un’alternativa al degrado e all’abbandono. Abbiamo piena fiducia nelle forze dell’ordine, che da sempre ci sono vicine”, ha scritto su Facebook.

Semplice furto o un messaggio?

Al momento, le indagini da parte dei carabinieri sono in corso e nessuna ipotesi viene scartata. Se da un lato l’azione sembra mirata al semplice furto, dall’altro il contesto e la simbologia della palestra fanno pensare a un possibile avvertimento. La comunità di Ostia Nuova non vuole arrendersi: la Palestra della Legalità deve continuare a essere un punto di riferimento per il quartiere e un baluardo contro la criminalità.

“Questa notte la Palestra della Legalità di Ostia è stata devastata: l’ingresso è stato sfondato e gli interni distrutti. Un atto vile e inaccettabile, che colpisce una realtà a cui teniamo particolarmente, che si riconosce nei valori della legalità e dell’inclusione e che sorge in un bene di Roma Capitale confiscato alla mafia – ha dichiarato l’assessore al Patrimonio e Politiche abitative Tobia Zevi – Condanniamo con fermezza questo gesto intimidatorio contro questo importantissimo presidio sociale e di sport, gestito da Asilo Savoia, a cui va tutta la nostra solidarietà. La scorsa estate fu il centro sportivo del Montespaccato Calcio a subire atti intimidatori. Ma, come allora, anche oggi vogliamo ribadire con chiarezza che le istituzioni non arretreranno di un millimetro. Siamo e saremo al fianco di chi lavora per costruire un futuro libero da ogni forma di criminalità e sopruso. A Ostia, come in tutta la città, non c’è spazio per chi pensa di poter fermare con la violenza il percorso di legalità e di crescita che stiamo portando avanti”.