Ostiamare deve giocare a porte chiuse: striscione contro l’ex presidente Lardone

Lardone Ostiamare

Uno striscione è spuntato stamattina sui cancelli dello stadio Anco Marzio contro l’ex presidente dell’Ostiamare Luigi Lardone. Alla vigilia della partita che la squadra lidense dovrà affrontare contro il Cassino (inizio ore 14,30 – per la diretta Facebook a questo link), infuria la polemica per la clamorosa disposizione delle autorità locali.

La notizia clamorosa è stata annunciata dalla Lega Nazionale Dilettanti, che ha comunicato come la gara della 21ma giornata di serie D tra Ostiamare e Cassino si giocherà a porte chiuse a causa della mancanza della certificazione di agibilità per il pubblico rilasciata dalla Commissione di Pubblico Spettacolo.

Lo striscione contro l’ex presidente dell’Ostiamare Lardone

Secondo la società, si tratterebbe di un problema legato ad alcune irregolarità che riguardano gli spogliatoi del centro. Il club lidense già si sta muovendo per ottenere un permesso temporaneo per poter tornare ad ospitare i tifosi il prima possibile.

Il gruppo Ultras Ostia Old Story ha condiviso un post su Facebook: “A distanza di un mese dal passaggio di consegne in società e dopo 14 anni di partite ufficiali giocate davanti ai propri tifosi, chiude lo stadio Anco Marzio per motivi di inagibilità e permessi”. Una doccia gelata che ha stupito per primo il neo presidente Roberto Di Paolo. In un’argomentata lettera aperta ai tifosi biancoviola ha manifestato tutto il suo disappunto per una situazione che vede come prima vittima proprio il neo patron dell’Ostiamare.

Di Paolo: “È come se mi avessero venduto un’auto senza motore”

“Mai, mai, e poi mai – ha scritto nella lettera aperta ai tifosi Di Paolo potevamo immaginare che questa gloriosa Società ci venisse ceduta con la palese omissione di un problema strutturale di vitale importanza; alla pari di una concessionaria che tenterebbe di vendere un’auto senza motore.

Io e la mia famiglia abbiamo subìto un grande “torto” ma il vero affronto è stato fatto al cuore dei tifosi e della città di Ostia, e pertanto per il grande rispetto che porto ai tifosi ed alla città sono comunque io a scusarmi per l’amarezza che questa situazione provocherà loro, nella speranza che il vero responsabile trovi la dignità di farlo personalmente!
Ho già dato mandato ai miei legali di verificare eventuali profili di responsabilità e di porli, nel caso, dinanzi le opportune sedi”.