Ostiamare, il caso dello stadio tiene banco al Tribunale delle romane. “Dal Comune di Roma un inquietante silenzio” (VIDEO)

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Il caso dello stadio dell’Ostiamare, squadra di serie D costretta a giocare in trasferta a causa dello stadio Anco Marzio dichiarato non in regola dal Comune di Roma, tiene banco anche nel corso della trasmissione il Tribunale delle romane su Rete Oro. “Ci sono imprenditori come Roberto Di Paolo che investono tempo e denaro nel mondo del calcio, il Comune di Roma non deve fare da ispettore e controllore ma deve aiutare chi investe nel sociale”, così il consigliere regionale di Forza Italia, Enrico Cavallari, interpellato dal conduttore Stefano Raucci, sul clamoroso caso dello stadio Anco Marzio ancora inagibile.

Al Tribunale delle romane la denuncia del presidente Di Paolo

“Ci sono due aspetti inquietanti legati a questa vicenda – dice Cavallari – dal 28 gennaio, data dell’acquisto dell’Ostiamare, è diventato tutto illegale, dagli spogliatoi alle tribune. Ma questo aspetto si valuterà nelle sedi opportune. L’altro aspetto inquietante è il silenzio del Comune di Roma: c’è un presidente che mette il suo denaro privato per una struttura pubblica, per far giocare i bambini visto che la prima squadra ormai gioca fuori. Però ci sono 600 famiglie che vogliono far giocare i loro bambini. Di Paolo ha speso 400mila euro per far sistemare il campo. Ora per sistemare gli spogliatoi servono degli strumenti urbanistici, ma c’è il silenzio assoluto. Non c’è una collaborazione per far sì che le famiglie e i loro bambini non vadano casa” .  

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Nela: “Troppo facile andare in giro a fare gli aperitivi. Mica ve l’ho detto io di fare l’assessore”

Inquietante silenzio del Comune di Roma: c’è un privato che vuole investire per valorizzare un’opera pubblica, ma il Comune non dà risposte. Io credo, purtroppo, che il ritorno di Roberto Di Paolo ha creato un po’ di scompiglio in quel territorio. Se a Roma si può fare sport solo se la si pensa in un certo modo, questo è davvero inquietante e inaccettabile”.

Nel corso del tribunale delle romane, è intervenuto anche l’ex calciatore della Roma, Sebino Nela, che ha aggiunto: “Non so se sia incompetenza, ma ci siamo accorti che c’è molto menefreghismo. È tutto uno scaricabarile, senza capire che abbiamo una burocrazia devastante. Si potrebbe fare un discorso generale terribile. Siamo tutti bravi a parlare e a fare gli aperitivi. Mica ve l’ho detto io di fare l’assessore – ironizza l’ex calciatore della Roma – Volete fare le cose? Fatele”.