Otto chili di linee guida. Ecco quanto pesa il covid sulla Giustizia (video)

Otto chili di linee guida. Tanto peserebbero materialmente le decine di circolari e le migliaia di pagine alle quali si devono attenere gli Avvocati romani per esercitare la loro professione. La denuncia arriva direttamente dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma Antonino Galletti. Con tanto di video esplicativo postato su Facebook. Ognuno ha fatto un suo protocollo, spiega Galletti. La giustizia civile, amministrativa, quella penale e militare. E ancora la giustizia tributaria, le magistrature superiori e la giustizia di prossimità. Il primo e il secondo grado. E pensate che ogni ufficio giudiziario durante l’emergenza covid 19 ha emanato una o più linee guida. E altrettanti provvedimenti organizzativi, prosegue Galletti. Tutti differenti, spesso diversi anche tra le varie sezioni all’interno dello stesso Tribunale. Tutto questo cumulo di carte solo a Roma pesa circa otto chili. Molto di più di tutti i codici che regolano la vita giuridica degli Avvocati da decenni, conclude Galletti. In confronto, la nostra Costituzione è una piuma.

La rivolta degli Avvocati, così calpestate la nostra dignità

La Giustizia ora è una giungla. La denuncia del presidente degli Avvocati di Roma Antonino Galletti in una lettera  a Conte e Bonafede. Circolari e leggi pesano otto chili

Dopo l’emergenza sanitaria legata al coronavirus la giustizia a Roma è nel caos più totale. Questa l denuncia del presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma Antonino Galletti. Che ha scritto direttamente al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro Bonafede. Da collega a colleghi, visto che entrambi sono avvocati. Una denuncia corredata da un eloquente video esplicativo. Che fa capire come in queste condizioni sia impossibile esercitare con dignità la professione legale. Le linee guida emanate dalle diverse Autorità giudiziarie della capitale hanno creato una giungla incredibile, spiega Galletti. Una situazione indegna di un Paese civile. Che affida il funzionamento dei diversi Uffici giudiziari alla discrezionalità del singolo. In mancanza di ogni minimo coordinamento efficace a monte dell’emergenza. Eppure da tempo il Consiglio dell’Ordine di Roma insieme alle Camere civili e penali aveva lanciato l’allarme. Sul caos che rischiava di generarsi con la babele di provvedimenti organizzativi. Previsione fin troppo facile, che purtroppo si è puntualmente avverata.

Non siamo Cassandre, ma questo è veramente l’ultimo appello. O si interviene subito oppure sulla Giustizia sarà il caos

Non siamo Cassandre e non vogliamo lo scontro a tutti i costi. Per questo abbiamo scritto direttamente al premier Conte e al ministro Bonafede, che sono anche dei Colleghi. E che comprenderanno di certo il gravissimo disagio degli Avvocati di Roma e di tutta l’Avvocatura italiana. È un ultimo appello però, per mettere mano subito a questo disastro. Gli operatori del diritto e i cittadini non meritano tutto questo. Questa la denuncia del presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma Antonino Galletti. Condita da un video esplicativo che non lascia spazio a dubbi. Nello studio di Galletti sul suo tavolo da lavoro ci sono tutti i provvedimenti che vanno a disciplinare la cosiddetta fase 2. E il modo in cui si dovrebbe amministrare la giustizia. Poi spunta una bilancia, e il professionista romano mette tutte le carte, circolari e decreti sulla pesa. Otto chili esatti. Da leggere ed imparare. Una follia, aggiungiamo noi. Alla faccia della semplificazione e del rilancio dell’Italia. Ma si sa, la burocrazia nel nostro Paese non va mai in quarantena.