Padre Rupnik, il prete amico di Wojtyla, accusato di abusi sulle suore. Quando predicava sulla Lussuria… (video)

Terremoto nella chiesa cattolica: padre Marko Ivan Rupnik, autore di capolavori dell’arte sacra come quelli della Cappella Redmptoris Mater in Vaticano, si trova sottoposto a una serie di misure come il divieto di confessare in seguito a denunce sui suoi comportamenti privati.
Secondo un comunicato della Compagnia di Gesu’, cui apprtiene lo stesso Rupnik, “il Dicastero per la Dottrina della Fede ha ricevuto una denuncia nel 2021 nei confronti di p. Marko Ivan Rupnik S.J. riguardante il suo modo di esercitare il ministero. Non era coinvolto alcun minorenne”. Dicitura, quest’ultima, che fa pensare ad una questione di abusi. Il sacerdote sloveno è un punto di riferimento nella chiesa cattolica, forte anche del suo rapporto speciale con Giovanni Paolo II.

Secondo alcune ricostruzioni, infatti, si tratterebbe di violenze fisiche e psicologiche avvenute all’inizio degli anni ’90 in una comunita’ monastica femminile di ispirazione gesuita, in Slovenia. “Su richiesta del Dicastero la Compagnia ha aperto una indagine previa il cui rapporto finale e’ stato consegnato al Dicastero medesimo” si fa sapere. Questa la conclusione: “Dopo aver studiato il risultato di questa indagine, il Dicastero della Dottrina della Fede ha constatato che i fatti in questione erano da considerarsi prescritti e ha quindi chiuso il caso all’inizio di ottobre 2022”. La Compagnia di Gesu’ precisa comunque che “durante il percorso dell’indagine previa, varie misure cautelari sono state prese nei confronti del p. Rupnik: proibizione dell’esercizio del sacramento della confessione, della direzione spirituale e dell’accompagnamento di Esercizi Spirituali. Inoltre, era fatto divieto a p. Rupnik di esercitare attivita’ pubbliche senza il permesso del suo Superiore locale. Queste misure a tutt’oggi in vigore, come misure amministrative, anche dopo la risposta del Dicastero per la Dottrina della Fede”.