Niente prudenza su chi deve pagare il carobollette (video)

Pagamento carobollette

Pagare oggi o domani (molto di più), questa è la scelta che deve fare la politica di fronte al carobollette. Ed è la questione su cui Salvini chiama tutti, e senza posizioni di parte, a fare il loro dovere a sostegno dei cittadini.

Lo scostamento di bilancio non è una formula sconosciuta. Lo Stato fa un debito al posto delle famiglie italiane. Caccia 30 miliardi per aiutarle, sapendo che tra qualche mese invece ne servirebbero cento. Con almeno un milione di disoccupati in più, perché mentre si tentenna aziende, fabbriche, negozi, esercizi, chiudono.

È lo Stato che deve pagare il carobollette

La questione non è se Salvini e Meloni litigano sullo scostamento di bilancio contro il carobollette che qualcuno dovrà pagare. È quale visione di politica economica – e di sovranità nazionale – si ha in testa. Se quella assoggettata ai voleri altrui o quella che risponde anzitutto ai cittadini di casa nostra. Prima gli italiani non è uno slogan, ma una politica.

Dice Salvini: “se rischio di far chiudere migliaia di negozi mettere dei soldi ora è cosa giusta o sono soldi buttati via? Per me mettere soldi adesso per salvare i posti di lavoro è cosa giusta“. Negarlo, per chi tiene anche ad una politica sociale, ha poco senso.

Serve eccome lo scostamento di bilancio

Il pagamento delle bollette per luce e gas è diventata un’emergenza nazionale e rischia di avere risultati peggiori del Covid dal punto di vista economico.

Tutta Europa sta intervenendo per bloccare gli aumenti delle bollette di luce e gas. Se solo l’Italia non si muove o si muove poco o peggio ancora si muove tardi, il problema sarà che il centrodestra vincerà le elezioni ma con un milione disoccupati in più in piazza nelle prossime settimane. Non ci sarebbe da gioirne.

La coalizione che il 25 settembre governerà da Palazzo Chigi non può permettersi ulteriori scosse sociali: ed è bene che tutti lo comprendano. Giorgia Meloni ha detto sullo scostamento: se servirà lo faremo. Serve, direi.