A Palermo un vento nuovo che fa bene: l’inchino si fa a Borsellino

Palermo vento nuovo

Sarà il vento nuovo, ma a Palermo ora semmai ci si inchina davanti la casa dove nacque Paolo Borsellino. E non più dove nascevano e vivevano i boss mafiosi con il loro parentado.

La sera della Befana, durante la processione in onore del Bambinello della Gancia, tra le più antiche di Palermo, il fercolo – la macchina usata per il trasporto – ha sostato dinanzi la Casa di Paolo in via della Vetriera, proprio dove nacque il giudice Paolo Borsellino.

Quel vento nuovo a Palermo

E sembrano davvero lontani quei tempi stigmatizzati anche dal Questore della città. Perché la prassi dell’inchino dinanzi a case private – in segno di deferenza ai mafiosi che vi abitano – durante le processioni religiose, non deve più accadere. Piuttosto si onorano quei magistrati che li hanno combattuti e ci hanno rimesso drammaticamente la vita.

Alla processione era presente la parlamentare di Fdi Carolina Varchi (nella foto), che di Palermo è vicesindaco. Che ha ha tenuto a far sapere su Facebook che cosa era accaduto, raccontando quel passaggio in onore di Borsellino: “Questa è la Palermo che amo, che difendo, che sono orgogliosa di rappresentare. Una scossa che rappresenta una rivoluzione culturale e sociale in un territorio che si voleva infestato dalle cosche e che ora invece comincia a ritrovare se stesso come comunità in lotta per la legalità.

Adesso si onora Paolo Borsellino

E fa bene l’amministrazione comunale a sostenere iniziative di questo genere, fosse anche con la sola presenza istituzionale. Perché anche questo è il segno del tempo del cambiamento: una volta, chi amministrava Palermo, lo faceva assieme ai boss di Cosa Nostra. E ne parlavano tutti, non solo i film che hanno raccontato la mafia.

La fine del rituale dell’inchino ai boss segna una clamorosa inversione di tendenza che va raccontata: è il diritto di una terra alla convivenza civile, contro la prepotenza delle cosche. È così che si dà forza ad unacultura realmente antimafiosa. Sì, è una vento nuovo che onora Palermo, la Sicilia, l’Italia.