Palestrina, la Regione Lazio “scippa” l’ospedale ai cittadini

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“La trasformazione dell’Ospedale di Palestrina in Centro Covid 19, annunciata con un blitz dall’ex sindaco, oggi consigliere regionale sostenitore di Zingaretti, sembra un piano ben architettato, ma che avrà effetti negativi su tutto il circondario, oltre che sulla cittadina prenestina”. Lo dichiara il deputato e Presidente provinciale di Fratelli d’Italia Marco Silvestroni, in una nota congiunta con Fabio Sabbatani Schiuma, segretario nazionale di Riva Destra, movimento federato a Fratelli d’Italia e presente a Palestrina con il coordinatore Paolo Rosicarelli.

Palestrina perderà il suo punto di riferimento snaitario

“Alle critiche già espresse – continua la nota – dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Righini, sommiamo la denuncia sui folli tagli alla sanità del passato, che hanno visto brutalmente trasformare questo ospedale nel maggior, se non unico, punto di riferimento per tutto il territorio circostante. E che ora viene appunto sottratto a centinaia di malati, che saranno deportati nelle attuali degenze e nelle terapie in corso. Preoccupa il presente – continua la nota – nelle ricadute della sottrazione del Pronto Soccorso, nella destinazione delle specializzazioni e dei loro macchinari salva vita, nell’impiego del personale per lo più residente a Palestrina, nel servizio dei medici di base di zona sui quali ricadrà il peso di questa assurda scelta.

Fratelli d’Italia e Riva Destra protestano contro questa assurdità

Proviamo rabbia – prosegue la nota- sulla matrice di questa operazione. Peraltro non concordata preventivamente con il sindaco Mario Moretti. Al quale esprimiamo la nostra piena solidarietà, e sul futuro della struttura che sarà preda di ben altri interessi territoriali. Che sono ben lontani dagli interessi dei cittadini di Palestrina e dei comuni limitrofi”.

La Lega: la scelta di Palestrina influenzata dalla politica

Anche la Lega critica la scelta. “Una scelta davvero singolare quella della Regione Lazio e della ASL Roma 5 di individuare l’ospedale di Palestrina per diventare il nuovo presidio Covid-19. Non era forse preferibile puntare su un comune meglio collegato rispetto alla località sui monti Prenestini? Vogliamo sperare che la scelta non derivi da motivi politici più che tecnico-organizzativi, dal momento che al governo di Palestrina vi è una amministrazione di opposizione”. Cosi in una nota l’Eurodeputata della Lega, Simona Baldassarre, membro della Commissione Sanità.

Un blitz effettuato da Zingaretti dal giorno alla notte

L’ospedale Coniugi Bernardino è stato selezionato senza informare preventivamente il Comune e senza averne nemmeno discusso con gli altri componenti del consiglio regionale. Una perfetta decisione calata dall’alto – prosegue l – dal giorno alla notte, quando altri nosocomi riconvertiti in Covid Hospital hanno avuto oltre una settimana per prepararsi. Adesso ci aspettiamo, quanto meno, che medici, infermieri e oss, ricevano di tutti gli strumenti protettivi per lavorare in sicurezza. Opportuno e intelligente sarebbe attivare, inoltre, una unità di crisi regionale che comprenda le eccellenze del sistema sanitario locale. E naturalmente i rappresentanti politici di maggioranza e opposizione, per concertare e condividere, prima di renderle operative scelte di vitale importanza per il territorio”.