Berizzi insiste ancora nel cercare fascisti all’interno di Fdi

Fascisti fdi

Paolo Berizzi denuncia  ancora da Repubblica i fascisti in Fdi. Ma non ce ne sono e non lo vuole capire.

Se ne è uscito con una delle sue solite “pietrate”, a proposito di istigazione quando qualcuno può capire male, scrivendo testualmente: “Se due esponenti FDI, uno membro assemblea nazionale, l’altro responsabile cultura in Veneto, fanno il saluto romano ad una parata fascista e vengono denunciati dalla Digos come funziona: qualcuno chiede scusa a qualcuno? Scatta della solidarietà?”.

Niente fascisti dentro Fdi

Il riferimento del noto investigatore privato è a una cerimonia svoltasi a Miane (in provincia di Treviso). Nell’occasione, si commemoravano 37 soldati della Repubblica sociale che, come è noto, non possono essere ricordati. E siccome c’è stato qualche saluto romano come accade nel Presente, ecco la penna più brillante delle cronache poliziesche di Repubblica mettersi a caccia dei fascisti dentro Fdi.

Non gli è bastato che il segretario regionale del partito della Meloni sia stato nettissimo. Ha scritto infatti Il Gazzettino, dopo aver sentito Luca De Carlo, senatore della Repubblica e collega di quel De Bertoldi che giura sull’antifascismo di Fdi nel silenzio di tutti, quindi col consenso dei suoi: “Il loro è stato un gesto inopportuno e inqualificabile – sbotta – che non è giustificabile in nessun modo dal nostro partito. Noi guardiamo avanti, senza torcicolli o nostalgie”.

Chiamati a rapporto

De Carlo ha chiamato a rapporto i due in questione: “Si sono scusati – precisa – sono ragazzi che conosco da una vita, so come sono fatti. Si sono resi conto di aver fatto una fesseria enorme, che non può essere difesa o giustificata. Gli ho detto chiaro e tondo che se vogliono restare nel nostro partito, se intendono continuare a fare attività politica con noi, certi episodi non si dovranno più ripetere. Altrimenti il loro percorso con noi finisce. Io non sono disposto a tollerare altre cose del genere e non lo è nemmeno Giorgia Meloni”.

Capito Berizzi? Devi stare tranquillo.

E speriamo che non si accorga che Miane è l’anagramma di Menia. Sarebbe pronto a fare un’inchiesta sui legami neri fra Treviso e Trieste…