Paolo Del Debbio infiamma i Social con il suo “Vaffa” in diretta alla giornalista russa (video)

Un sonoro liberatorio Vaffa, degno di Marco Masini e della sua celebre icastica canzone: così Paolo Del Debbio in diretta su Rete 4 ha congedato una giornalista russa che aveva iniziato a insultare l’Italia e gli italiani. Il video del Vaffa è finito sui Social e ha scatenato le tifoserie tra chi ha applaudito al giornalista toscano e i putiniani duri e puri.
Del Debbio meglio di Marco Masini
Veniamo alla cronaca minuto per minuto di quanto accaduto giovedì sera, nello studio Dritto e Rovescio. Paolo Del Debbio intervista la giornalista russa Yulia Vityazeva. La cronista dell’agenzia Newsfront ha spiegato il suo punto di vista sulla guerra in Ucraina: “Siamo patriotti, amiamo Vladimir Putin e lo sosteniamo in tutto e per tutto. Noi vogliamo che l’Ucraina smetta di sparare e uccidere le persone in Donbass. Zelensky non ha mantenuto nessuna delle sue promesse. Perché adesso i vostri ospiti stanno lì con le bandiere ucraine. Cosa state cercando di provare?”.

Meraviglioso il DelDubbione, col vaffanculo finale…
Beeeeeeehhhhhh#DrittoeRovescio pic.twitter.com/1dkDc4HqCu
— Esercito di Cruciani (@EsercitoCrucian) May 12, 2022
“È un’intervista, non è un comizio. Si fermi un attimo”, interviene il conduttore mentre la giornalista continua a parlare, “Ma i russi non stanno uccidendo in Ucraina? Stanno lì a giocare con i palloncini”. “Quello che sta succedendo ora è il risultato delle azioni dell’Ucraina nel Donbass dal 2014”, aggiunge la giornalista, “Vi vergognate di parlare della Crimea”.
Il vaffanculo di Del Debbio . Grandeeee 🤣🤣🤣🤣
pic.twitter.com/yPTkKoDFQr— roberto (@herisson13) May 12, 2022
“Ma come si permette. Io non ho trascurato un bel niente”, replica Del Debbio. Alla fine dell’intervista, la donna continua a criticare gli ospiti presenti in studio: “I vostri ospiti che stanno lì nel vostro studio con queste bandierine dell’Ucraina”. Del Debbio risponde in maniera decisa e decide di concludere l’intervista: “Signora, in questo studio ci sta chi voglio io, se voglio io. Se lei ci vuole stare, ci sta. Sennò va a casa”. E poi il sonoro “Vaffa”, che è diventato rapidamente virale.