Papa Leone XIV accolto al Campidoglio, il sindaco: “Roma sarà sua alleata”

Un incontro carico di simbolismo, emozione e visione. Nel pomeriggio di oggi, Papa Leone XIV è stato accolto con tutti gli onori in Piazza del Campidoglio, dove ha ricevuto l’omaggio solenne del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dando seguito a un’antica e significativa tradizione civico-religiosa che rinsalda il legame tra il Pontefice e la Capitale. Alle ore 16:15, centinaia di fedeli si sono radunati ai piedi della Basilica di Santa Maria in Aracoeli, affacciata sulla storica piazza michelangiolesca, per assistere a una cerimonia che unisce spiritualità e civismo. Il Papa, giunto in auto dal Vaticano, è stato accolto dal primo cittadino ai piedi della scalinata del Campidoglio, cuore istituzionale e simbolico di Roma.
Il saluto del sindaco Gualtieri: “Roma è pronta a camminare insieme a Lei, Santità”
Con parole cariche di deferenza e speranza, il sindaco Gualtieri ha accolto il nuovo Vescovo di Roma: “Santità, sono felice di portare al nuovo Vescovo di Roma i saluti deferenti della città… Raccogliamo questo Suo gesto come conferma dell’affetto che nutre per Roma, del quale Le siamo profondamente grati”. Un discorso, quello del sindaco, che ha intrecciato memoria storica, attualità e visione futura, sottolineando il ruolo di Roma come capitale globale e centro di una cultura della pace.

Gualtieri ha ricordato anche il Giubileo della Speranza, e in particolare l’imminente Giubileo dei Giovani, che tra due mesi porterà in città decine di migliaia di ragazze e ragazzi da tutto il mondo. “Dovremo dare seguito al percorso di trasformazione che Roma ha intrapreso, anche grazie al grande dono del Giubileo… una città più giusta, più sostenibile e inclusiva, soprattutto attenta agli ultimi, ai più fragili”. In un passaggio significativo, il sindaco ha evidenziato l’urgenza di una nuova politica ispirata al dialogo, alla dignità umana e alla giustizia sociale, in linea con le parole pronunciate da Papa Francesco e rilanciate ora da Leone XIV.
Papa Leone XIV: “Per voi e con voi, sono romano”
Nel suo primo intervento ufficiale in Campidoglio, Papa Leone XIV ha voluto subito sottolineare il carattere personale e comunitario del suo ministero: “Appena dopo l’elezione dissi che sono cristiano con il popolo e per il popolo vescovo. Oggi posso dire che, per voi e con voi, sono romano”. Parole pronunciate con voce ferma e visibilmente commossa, che hanno suscitato un caloroso applauso da parte della folla. Il Pontefice ha ringraziato l’amministrazione capitolina per il lavoro svolto in preparazione al Giubileo, ribadendo che la missione della Chiesa a Roma è da sempre legata alla cura degli ultimi, alla promozione della dignità umana e all’accoglienza. Ha poi espresso il desiderio che Roma possa essere esempio non solo per la sua storia, ma per la sua capacità di generare futuro: “Roma è una città che accoglie, ma anche una città che attende. Attende risposte, speranza, ascolto… La sua grandezza non sta solo nella sua storia, ma nella capacità di futuro”.
Una città che accoglie e ascolta
Concludendo il suo discorso, Papa Leone XIV ha rivolto un pensiero commosso a tutti coloro che vivono ai margini: “A chi vive nelle periferie dell’anima e della città, a chi non ha voce, a chi si sente dimenticato. Desidero che Roma, con la sua anima cristiana e universale, sia sempre più una casa per tutti”. Un messaggio potente, che restituisce centralità agli invisibili e rilancia il sogno di una Roma inclusiva, solidale e proiettata verso il futuro.
Roma tra spiritualità e trasformazione
L’omaggio a Papa Leone XIV in Campidoglio non è solo un gesto cerimoniale, ma rappresenta un crocevia tra spiritualità e governance, tra il ruolo universale della Chiesa e la missione civica di Roma. In vista del Giubileo del 2025, la Capitale si prepara ad accogliere milioni di pellegrini, rinnovando il proprio volto attraverso grandi opere e piccoli gesti, nel segno dell’umanità.