“Parco del Mare” e aree dunali a rischio: “No alle colate di cemento”

parco del mare

Il progetto del “Parco del Mare” sotto accusa. A sollevare il caso sono i consiglieri del Movimento 5 Stelle del Municipio X, Alessandro Ieva, Giuliana Di Pillo e Silvia Paoletti, che accusano senza mezzi termini l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, e il sindaco Roberto Gualtieri di non dare risposte chiare sul destino delle aree verdi dunali di Ostia.

“Chiediamo all’assessore Veloccia di parlare con chiarezza – affermano – e di dire una volta per tutte se le nostre richieste di stralcio delle aree verdi dal progetto siano state accolte oppure no. Quegli habitat naturali verranno difesi o trasformati in parcheggi?”.

Aree dunali a rischio tra cemento e speculazione

Al centro della contesa ci sono i tratti di litorale compresi tra via Benino e via dei Sandolini e tra via De Angelis e via Ugolino Vivaldi. Zone delicate, che ospitano ecosistemi preziosi per l’equilibrio ambientale del litorale romano. Per il M5S, l’ipotesi che queste aree possano finire sotto nuove colate di cemento è inaccettabile: “Abbiamo presentato interrogazioni e richieste formali, ma dall’assessorato e dal Campidoglio arrivano solo silenzi e frasi di circostanza”.

A maggio, Veloccia aveva risposto con una lettera piena di buone intenzioni: “valorizzazione ambientale”, “pavimentazioni permeabili”, “spostamento dei parcheggi”. Parole che, denunciano i consiglieri, non danno certezze e ricordano la vecchia politica degli annunci: “Mentre si riempiono comunicati di slogan, sul territorio avanza il cemento”.

“Così Ostia diventa il laboratorio del Campidoglio”

Per i pentastellati si tratta di un tradimento delle promesse: “Il Campidoglio parla di tutela ambientale ma nei fatti procede a cancellare aree naturali di pregio. Se Gualtieri pensa di sacrificare le dune per fare cassa, ci troverà davanti alle betoniere”.

Un’accusa pesante, rafforzata dal voto della maggioranza in Municipio X che ad aprile ha bocciato la mozione M5S per salvaguardare le aree dunali. “Un passo indietro clamoroso nella difesa dell’ambiente – dicono – che conferma l’allineamento del Municipio alle scelte del Campidoglio”.

“Ostia non è terra di conquista”

I consiglieri grillini chiedono ora una presa di posizione pubblica e definitiva: “Basta rinvii e frasi di circostanza. Veloccia e Gualtieri abbiano il coraggio di dire chiaramente se intendono tutelare le aree verdi dunali o consegnarle alla speculazione edilizia. Ostia non è terra di conquista, ma un patrimonio da difendere”. Il futuro del Parco del Mare resta dunque sospeso tra promesse, proteste e accuse di speculazione. Intanto, sul litorale, cresce la rabbia di chi teme che la parola “riqualificazione” si traduca ancora una volta in cemento e parcheggi, mentre la tutela ambientale resta soltanto uno slogan da campagna elettorale.