Parioli, polemiche sul GRAB: “Uno scrub sulla pelle dei residenti, meno parcheggi e più traffico”

GRAB

Il GRAB, Grande Raccordo Anulare delle Bici, torna al centro delle polemiche nella Capitale. Questa volta le contestazioni riguardano il quadrante dei Parioli, in particolare via Panama, dove il progetto della nuova pista ciclabile sta sollevando la protesta di cittadini e opposizione politica.

A guidare le critiche è Daniele Giannini, dirigente regionale della Lega, che in una nota definisce l’intervento della giunta Gualtieri e dell’assessore Patanè “uno scrub sulla pelle dei romani”, destinato a stravolgere il quartiere con conseguenze pesanti sulla viabilità quotidiana.

La ciclabile di via Panama: cosa prevede il progetto

Secondo il piano, finanziato con i fondi del Pnrr, verrà realizzata una nuova doppia ciclabile lungo via Panama, con lo smantellamento di quella già esistente. L’intervento porterà a riduzione dei parcheggi, stimata in circa un centinaio di posti auto in meno; trasformazione della via da doppio senso a senso unico, con inevitabili ripercussioni sul traffico; restringimento delle carreggiate e maggiore difficoltà di transito per autobus e veicoli privati.

Una decisione che, secondo i residenti, rischia di paralizzare l’intera area, soprattutto in concomitanza con la riapertura delle scuole e i flussi giornalieri legati alla vicina università Luiss.

Le critiche: “Traffico e disagi per i cittadini”

Giannini parla di “progetto calato dall’alto, senza confronto né trasparenza”, denunciando l’assenza di consultazioni con i residenti, che avrebbero già inviato 500 PEC di protesta al Comune.

“Le conseguenze saranno devastanti – spiega – meno parcheggi, più traffico e incolonnamenti anche in zone strategiche come piazza Ungheria, viale delle Belle Arti, viale Tiziano, via Guido Reni, via Flaminia e fino a piazza Cavour, dove prosegue il tracciato del GRAB”.

Il rischio, secondo l’esponente della Lega, è quello di una paralisi della mobilità proprio nei giorni più delicati per la ripresa delle attività scolastiche e lavorative, con bus costretti a muoversi in spazi ridotti e auto incolonnate per ore.

“Quartiere dimenticato nei servizi essenziali”

Le critiche non riguardano soltanto la ciclabile. Giannini sottolinea come ai Parioli restino marciapiedi dissestati, invasi da erbacce, con alberi mozzati e radici pericolose per i pedoni, mentre si sacrificano intere carreggiate per nuove piste ciclabili.

“Il quartiere – conclude – avrebbe bisogno di interventi seri e strutturali, come nuove linee di bus e metropolitane, un vero potenziamento della mobilità sostenibile, e non di progetti ideologici che finiscono solo per penalizzare i cittadini”.