Parla la deputata ucraina con il kalashnikov. La foto è virale su twitter: “Venite a combattere qui”
“Accanto a me ho un fucile d’assalto e se servirà sono pronta a usarlo”. Parola di Inna Sovsun, deputata del Parlamento ucraino per il partito d’opposizione Holos (Voce), che in un’intervista all’Adnkronos spiega come ha preso la decisione di farsi immortalare al fianco di un kalashnikov. La foto è diventata ben presto virale. Voce è un partito entrato in parlamento con il 5,84% e 20 seggi tondi. E’ il nuovo partito della rockstar Svjatoslav Vakarčuk “Voce”, che ha riscosso un buon successo soprattutto all’ovest del paese, vincendo in casa (Leopoli è la città natale del cantante). “Di lavoro faccio la professoressa. Insegno all’università da 12 anni. E quindi non sono nota per usare le armi. Non ho alcuna esperienza militare o altro, non avrei mai pensato di possedere un fucile e non sono mai stata addestrata ad usarlo”.
Armi a tutti i deputati del parlamento ucraino
Lo premette la deputata che ricorda come, con lo scoppio della guerra, “abbiamo tenuto una sessione di emergenza del Parlamento” e “dopo ci hanno fornito le armi per difenderci, per difendere la nostra città”. “Immagino che quasi tutti i membri del Parlamento abbiano ricevuto armi, e alcuni di loro le stanno usando in questo momento”, prosegue Sovsun, precisando di essersi unita alle unità di difesa territoriale. “Il mio lavoro ora – spiega – è parlare al pubblico internazionale e spiegare alla comunità mondiale le atrocità che Putin sta compiendo qui in Ucraina. So che così posso rendermi molto utile e ne ho le capacità, ma “se devo, se necessario, userò l’arma e la userò solo perché non mi arrendo. Io resto qui”.
“Non ci arrenderemo mai”
In questi quattro giorni seguiti allo scoppio del conflitto, precisa la deputata, moltissime persone si stanno offrendo volontarie arruolandosi nelle unità di difesa territoriale. “Molte di loro non sono addestrate e francamente l’unica volta in cui ho pianto negli ultimi quattro giorni è stato quando ho visto le file davanti all’ufficio di reclutamento dell’esercito. Lì ho visto lo spirito della nazione”. “Non abbiamo un solo motivo per arrenderci” come invece vorrebbero i russi. “In questo momento stiamo davvero vincendo. Quindi questo non ha senso dal punto di vista militare per noi”.
“E’ la Russia che dovrebbe arrendersi, non noi”
“Abbiamo ucciso molti più soldati russi di quanto fatto dalla Russia. Quindi il Paese che dovrebbe arrendersi è la Russia, che in realtà non avrebbe mai dovuto essere qui in Ucraina per cominciare la guerra”, ha aggiunto. “Apprezziamo chiunque sia disposto a venire in Ucraina. Chiunque voglia aiutarci a combattere” perché “questa è in realtà una lotta per il futuro dell’Europa e del mondo democratico”. Questo l’appello lanciato nel corso di un’intervista da Inna Sovsun.