Parla Silvia, la fidanzata di Gabriele Bianchi. ‘Mi ha detto che è innocente, ci credo’

Continua a credere alla sua innocenza e alla sua buona fede. Nonostante la durissima requisitoria dell’accusa. La richiesta di ergastolo. E le minacce ricevute ogni giorno sui social. Lei è Silvia, la fidanzata di Gabriele Bianchi. Uno dei ragazzi ora in carcere perché accusato di aver ucciso Willy Monteiro, il 21enne pestato di botte a settembre del 2020 a Colleferro. In quel sabato sera che doveva essere normale, come tante altre volte. Dopo cena, fuori quei locali della movida dopo un turno di lavoro. Qui Willy, che voleva solo fare da paciere, difendere un amico, è stato massacrato e ucciso senza pietà. Quattro contro uno. Eppure, la compagna di Gabriele Bianchi continua a gridare la sua innocenza. Lo ha fatto anche l’altro giorno, quando il pm Taglialatela alla Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone ha chiesto lergastolo per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi. E 24 anni di carcere per Mario Pincarelli e Francesco Belleggia.

Ma la ragazza di Gabriele Bianchi e il figlioletto non c’entrano con le atrocità su Willy

“Visto come si erano messe le cose me lo aspettavo che il pm chiedesse l’ergastolo. Ma Gabriele mi ha detto che non ha colpito lui Willy e io a quello che mi ha detto ci credo – ha detto Silvia al quotidiano La Repubblica. Lei che non ha mai lasciato Gabriele, che quando lui è stato arrestato portava in grembo il loro bambino. Lei che anche ieri, proprio durante la requisitoria dei pubblici ministeri, era presente in aula.

“Avevo detto due anni fa che se lui aveva sbagliato ritenevo giusto che pagasse. Poi ho ascoltato e capito. Per me lui è innocente” – ha ribadito Silvia. Che quella sera, quando è stato ucciso Willy, aveva cenato poco prima con Gabriele, Marco e altri amici a Velletri. Lei che, come tutti, ha poi dovuto fare i conti con il dramma e la terribile notizia. A cui sono seguite le minacce continue sui social. I dubbi sull’innocenza del fidanzato, poi la convinzione. Per la ragazza Gabriele Bianchi è estraneo alla vicenda, non ha picchiato e ucciso Willy, non ha partecipato al brutale pestaggio. Non ha inferto, secondo lei, i colpi su quel corpo esile.

Gabriele Bianchi è in carcere, mentre Silvia a casa sta crescendo da sola il loro bambino. E sta aspettando la sentenza, quella che è prevista tra due settimane. “Io credo a quello che mi ha detto Gabriele, alla sua innocenza. Questo non è il mio mondo, ma vado avanti e quando vado a Rebibbia porto il bambino con me”.

L’accusa non ha avuto dubbi. Aggressione becera in danno di un ragazzino

Innocenza a cui non crede l’accusa, che in aula ha parlato di “una aggressione becera messa in atto da quattro individui in danno di un ragazzino. Noi pensiamo che questo sia un omicidio doloso, volontario e non preterintenzionale”. Intanto, per i fratelli Bianchi è stato chiesto l’ergastolo. Ora aspettano in carcere la sentenza, che dovrebbe uscire tra una settimana. Quando Willy avrà finalmente giustizia. È chiaro, chi e’stato autore di quel pestaggio orribile dovrà pagare in pieno i conti con la legge. E se ce l’ha, con la propria coscienza. Ma Silvia e il bambino nato da poco, hanno ugualmente diritto a vivere una vita normale. Anche se nulla, per nessuno, sarà più come prima.