Pasticciaccio Raiuno: tagliato il finale della fiction di Camilleri per fare posto a Vespa

fiction Vespa

Un “incidente pratico, materiale”. È stato questo, per il direttore di Raiuno Stefano Coletta, a interrompere ieri sera il film “La stagione della caccia” (tratto dai romanzi storici di Andrea Camilleri) a dieci minuti dalla fine. Una circostanza che ha scatenato la reazione e la rabbia di chi lo stava guardando.

Ma anche del regista Roan Johnson, autore de La stagione della caccia, che ha attaccato i vertici di viale Mazzini per aver aver deciso di tagliare gli ultimi 15 minuti della pellicola. «Come si fa a commentare il fatto che in prima serata su Raiuno un film venga tagliato a 15 minuti dalla fine perché – immagino eh – Porta a Porta sennò va troppo in là? Come si fa a scusarsi con gli spettatori, con tutti quelli che hanno lavorato al film e con Camilleri?».

La replica di Bruno Vespa non si fa attendere: “Solo persone profondamente incompetenti o in clamorosa malafede possono immaginare che io abbia l’autorità o la semplice intenzione di tagliare il programma che precede Porta a Porta per andare in onda in anticipo. Spiace vedere tra queste anche il regista del film di Camilleri, Roan Johnson”. E ancora: “Bastava che Johnson telefonasse al produttore Carlo degli Esposti che mi ha chiamato amichevolmente di prima mattina per sapere che cosa fosse successo. E ovviamente gli ho risposto che non ne sapevo niente. Aggredire un professionista prima di avere un briciolo di informazione dimostra lo stato selvatico al quale purtroppo si è ridotta tanta gente”.

La versione del direttore di Raiuno, Stefano Coletta

Interpellato a riguardo questa mattina, in occasione della conferenza stampa di presentazione del 64° Zecchino d’Oro, Coletta ha detto di “non essere stato davanti alla televisione ieri sera a causa di un impegno” e, dunque, di non avere visto di persona ciò che è accaduto, ma si è scusato “a nome della Rai, del canale che dirigo, dei miei collaboratori e dei miei colleghi che hanno commesso questo errore, con gli spettatori, con il regista (Roan Johnson, ndr) e con il produttore Carlo Degli Esposti. È un mix di errori legato alla procedura di programmazione che ha fatto pensare che l’ultima parte del film finisse prima. Purtroppo sono errori che possono capitare”. Coletta ha concluso assicurando che “intendiamo riprogrammare il film per intero quanto prima”.