Patente a chi ha più di 80 anni, Salvini pensa alla stretta: una misura necessaria?

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“Stiamo ragionando su come eventualmente rivedere gli esami di rinnovo della patente di guida dopo certi limiti di età, perché quello che sta succedendo in queste settimane, una riflessione basata sui numeri e sui dati, non sulle impressioni, la impone”, a dirlo è il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini ai mirofoni di Rtl 102.5

Gli incidenti

Dopo i recenti episodi che hanno visto il coinvolgimento di guidatori con più di 80 anni id età, il ministero potrebbe pensare di rendere più severe le regole per il rinnovo della patente dopo una certa età. 
“Noi abbiamo fatto un nuovo codice della strada, ma non fare inversioni a U in autostrada e non prendere l’autostrada contromano è qualcosa che non posso imporre con il nuovo codice della strada”, spiega Salvini che non si sbilancia su come potrebbe cambiare il regolamento, ma attualmente come funziona il rinnovo della patente per chi ha più di 70 anni?

Il rinnovo della patente

In Italia le patenti per i mezzi a due ruote, le auto, i quadricicli leggeri e con rimorchio, devono essere rinnovate ogni 10 anni fino ai 50 anni di età, rinnovo che scende a 5 fino ai 70 anni, dopo i quali bisogno sottoporsi alla visita ogni 3 anni. Per gli ultra80enni invece, il rinnovo è importo ogni 2 anni. 

Il rinnovo consiste in un controllo clinico e documentale e non prevede prove pratiche di guida o test cognitivi, come accade in altri paesi europei.

I dati

Numeri alla mano, gli anziani alla guida sono un problema? La risposta potrebbero fornirla i dati di Istat sugli indicenti stradali pubblicata il 24 luglio del 2025.
Nel 2024 il numero di morti in incidenti stradali ammonta a 3.030, quello dei feriti a 233.853, quindi un aumento 4,1% rispetto all’anno precedente, mentre rispetto al 2019, le vittime sulla strada è diminuito del 4,5%.

I comportamenti errati alla guida più frequenti si confermano essere la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. Insieme, costituiscono il 37,8% delle cause (85.339 casi), valore stabile nel tempo, dice l’Istat.

Ma rispetto al 2023 è è aumentato notevolmente il numero di ragazzi coinvolti negli incidenti stradali. Sulle strade aumentano le vittime nella fascia di età 20-29 anni del +23,9%.  Anche giovanissimi, 15-17enni, per i quali il numero sale da 51 a 80.  Allo stesso tempo il tasso di mortalità stradale elevato in assoluto si registra nella fascia d’età tra gli 85 e gli 89 anni.