Patto generazionale, niente contributi da versare se assumi un giovane. Arriva l’emendamento anti crisi

Un ‘Patto generazionale’. Così l’ha definito questa mattina il quotidiano Verità&Affari fondato da Maurizio Belpietro e diretto da Franco Bechis. Si tratta di un provvedimento, contenuto nelle pieghe del voluminoso maxi emendamento al decreto ‘Ucraina’. Sul quale i grandi partiti non sono ancora intervenuti. Ma che potrebbe risultare decisivo, per rilanciare l’occupazione giovanile e il mercato del lavoro in crisi. Tra guerra e pandemia. La proposta è semplice, ma in un certo senso rappresenta l’uovo di Colombo. Niente contributi da pagare a carico dei datori di lavoro, nei tre anni (o meno) precedenti la pensione per le maestranze più anziane. A patto che l’azienda assuma, nello stesso periodo, per ogni pensionando un ulteriore lavoratore giovane under 35. Le conseguenze economiche, saranno coperte da un apposito fondo. Con una capienza iniziale di 500 milioni di euro, ed istituito presso il Ministero dello sviluppo economico. Adesso, dopo il passaggio al Senato, il decreto Ucraina approderà alla Camera. E se non verrà stravolto, questa opportunità potrebbe presto diventare legge. Una risposta che potrebbe portare a rilanciare le assunzioni, quelle vere. Con contatti a tempo determinato, e non nella giungla del precariato. Staremo a vedere, intanto si tratta già di una buona notizia.

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