Paura a Ostia, esplosione nella notte: distrutto portone condominiale, scientifica sul posto

Ancora tensione a Ostia. Una bomba carta esplode e distrugge il portone d’ingresso di un condominio. E’ successo intorno alle 2.30 di oggi in via Vega, nel X Municipio di Roma Capitale. Un violento boato che ha squarciato il silenzio delle vie del litorale romano, facendo immediatamente scattare l’allarme tra i residenti. A segnalare l’esplosione è stato un passante che, dopo aver visto fumo alzarsi in cielo, ha composto il numero unico delle emergenze.
Esplosione ad Ostia
Sul posto sono intervenute una pattuglia del commissariato Lido e una volante della polizia di Stato. Gli agenti, insieme alla polizia scientifica, hanno rilevato tracce di petardi e materiale esplosivo davanti al palazzo. Fortunatamente non si registrano feriti, ma i danni all’androne e al portone del condominio sono stati ingenti. I vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area e a rendere nuovamente agibile l’ingresso.

Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’episodio. L’ipotesi più probabile è che l’ordigno sia stato collocato come gesto intimidatorio, forse rivolto a uno degli inquilini del palazzo. La Procura di Roma, intanto, segue da vicino il caso, che potrebbe aggiungere un nuov
A sollevare il caso, Marco Doria, membro della II Commissione Speciale Antimafia, Anticamorra e Beni Confiscati, presente sul posto in un sopralluogo: “Ostia è diventata una polveriera. Dopo le esplosioni all’Idroscalo e a Fiumicino, assistiamo a un nuovo episodio gravissimo. Chiedo un incontro immediato con il prefetto Giannini per valutare il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine sul territorio”.o tassello alla complessa scia di episodi criminali che da settimane agitano il litorale romano.

Escalation di episodi criminali
Quello della scorsa notte non è un caso isolato. L’estate 2025 a Ostia e dintorni è segnata da una lunga sequenza di episodi criminali che hanno destato forte preoccupazione tra cittadini e istituzioni. Il 20 luglio un’esplosione al Burger King di viale Paolo Orlando, dove i ladri hanno dato fuoco al locale per impossessarsi della cassaforte. Il 13 luglio un’altra bomba carta era esplosa all’interno di un cassonetto in via Costanzo Casana. Il 1 luglio, un uomo pestato e abbandonato in un carrello della spesa con la scritta “infame” sul corpo. Pochi giorni dopo, il 3 luglio, un incendio ha distrutto due auto e quattro motorini in via delle Sirene.
A questi episodi si aggiungono gli incendi che hanno devastato due rimessaggi di barche sulla foce del Tevere tra l’Idroscalo e Isola Sacra, oltre agli attentati incendiari che hanno colpito ristoranti, palestre e stabilimenti balneari negli ultimi mesi. Come non dimenticare l’attentato incendiario di aprile contro la palestra boxe Di Napoli danneggiata da un ordigno fatto esplodere davanti ai locali di via delle Azzorre e la lunga serie di stabilimenti andati in fiamme lo scorso inverno a cui si è aggiunto, lo scorso 21 giugno, l’ex Faber Village e il 9 agosto l’ex stabilmento “Anema e Core”.
Il quadro che emerge è quello di un territorio sotto pressione, dove atti intimidatori, incendi dolosi, spaccio di droga e violenze si susseguono con inquietante regolarità. “La microcriminalità e la criminalità organizzata hanno preso il sopravvento – denuncia Doria – ed è urgente un piano straordinario di prevenzione e controllo”. Le indagini per la bomba carta di via Vega proseguono, ma il timore è che si tratti solo dell’ennesimo episodio di una catena criminale che rischia di segnare profondamente l’estate sul litorale romano.
