Paura al largo di Fiumicino, natante in fiamme: uomo tratto in salvo dalla Guardia Costiera

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Attimi di paura questa mattina al largo a Fiumicino, un’imbarcazione a motore di circa 9 metri ha preso fuoco a quasi sei miglia nautiche al traverso del Vecchio Faro. E’ successo intorno alle 9.30 quando la sala operativa della guardia costiera ha ricevuto una segnalazione di emergenza relativa a un natante in fiamme in mare aperto. Lanciato l’allarme la Capitaneria di porto di Roma ha disposto l’uscita di una motovedetta classe 800. Proprio grazie alla tempestività dell’intervento è stato possibile trarre in salvo l’unico naufrago a bordo: un uomo adulto, recuperato vivo dalla squadra soccorritrice e ora in fase di sbarco presso il porto di Fiumicino.

Naufrago salvato in extremis: “Apparentemente in buone condizioni”

Secondo quanto riferito dalle autorità, l’uomo si trova in apparente buono stato di salute, sebbene sarà sottoposto a controlli da parte del personale sanitario del 118, già allertato e presente in banchina. Ad accoglierlo anche i Vigili del Fuoco, intervenuti con specialisti nautici provenienti da Civitavecchia, pronti a fornire supporto per eventuali necessità tecniche o logistiche.

Attivate misure antinquinamento

La barca, fortemente danneggiata dalle fiamme, risulta in fase di affondamento. Per prevenire eventuali rischi ambientali, la Guardia Costiera ha disposto l’uscita in mare di un mezzo specializzato antinquinamento, pronto a intervenire per la bonifica in caso di sversamenti di carburante o sostanze nocive in mare.

Operazioni coordinate dalla Guardia Costiera di Civitavecchia

Tutte le operazioni sono state coordinate dal comando della Guardia Costiera di Civitavecchia, in sinergia con la Capitaneria di porto di Roma. Ancora da chiarire le cause del rogo a bordo dell’imbarcazione. Si procederà nei prossimi giorni con le verifiche tecniche necessarie per ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente. La prontezza dell’intervento da parte della Guardia Costiera ha evitato conseguenze ben più gravi. Il recupero tempestivo del naufrago e il monitoraggio ambientale dell’area interessata rappresentano un esempio di efficienza e coordinamento tra le forze operative in mare e a terra.