Il Pd riparte dal delitto Matteotti. Ma il regime non c’è

Pd matteotti

Il Pd ricomincia da Matteotti. Ormai al Nazareno è evidente che deve esserci qualche stratega che pensa di prendere voti in questa maniera. E ci si cimenta pure la nuova capogruppo alla Camera, Chiara Braga, di conio Schlein (nella foto sopra il titolo)

Letteralmente, dal sito del Pd, in occasione del suo discorso di insediamento come nuovo capogruppo (eletta per acclamazione, non con democratiche schede…): “Giacomo Matteotti fu assassinato dal fascismo negli anni più bui della nostra nazione perché si opponeva alla brutalità del regime e della violenza fascista con la forza delle sue idee, certo, ma anche con la qualità del suo operato parlamentare qui in questo palazzo. Anche nei momenti più faticosi e complessi vorrei che non dimenticassimo mai quell’esempio e quello che ci consegna”.

Il Pd riparte da Matteotti

Che cosa c’entra lo sa solo lei. Quell’omicidio, nella storia del fascismo, segnò indubbiamente il passaggio al regime. E per chi ama la democrazia non può esserci giustificazione. Ma si tratta di una citazione priva di logica.

Perché la signora Braga non deve temere un martirio, nessuno la individua come un nemico di chissà chi, pare semplicemente esposta ad una fissazione immotivata.

Il Pd, se questo è il nuovo corso, sembra ancora immerso nel percorso disastroso che lo ha condotta alla bancarotta elettorale di settembre. E continua con un antifascismo di maniera a pensare di poter tornare al potere in un’Italia stanca delle contumelie di carattere ideologica.

La nuova capogruppo Braga dice…

Perché se “la fatica di palazzo” che la Braga rivendica da Matteotti può addirittura portare all’omicidio, è bene che la nuova capogruppo del Pd si riposi, soprattutto mentalmente.

In fondo, la Schlein le ha regalato, mettendo a tacere qualunque possibile concorrente, un incarico di valore come la guida del gruppo maggiore dell’opposizione e farebbe bene a pensare al contributo da offrire alla Nazione per scrivere leggi e non libri di storia. A questi ultimi ci pensano quelli che lo fanno per passione, ricerca e competenza.