Il Pd romano si scaglia contro i poliziotti che fanno il loro dovere

Moderato a parole, estremista nei fatti: è il Pd romano. Nei giorni scorsi ha mostrato una pessima traccia di sé sui fatti de La Sapienza.
Ci torniamo sopra perché ha avuto poco spazio sui giornali lo scandaloso comportamento del partito del sindaco Gualtieri. Il tutto nel più grande municipio della città, il terzo. Lì il presidente si chiama Paolo Marchionne e si è infilato in un casino enorme. Pretendeva di impicciarsi di quanto accaduto all’università di Roma, con la polizia costretta ad intervenire per evitare l’aggressione ad una assemblea – autorizzata – di Azione universitaria e di cui sono noti i fatti.

Pd romano a caccia di agenti
Fatti che però sfuggono proprio al Pd romano. In quel municipio si è cercato di far passare una mozione “per esprimere solidarietà ai collettivi della Sapienza”. Il documento non è stato appoggiato da altri capigruppo della maggioranza e ha finito per bloccare l’attività dell’aula, «già praticamente azzerata da tempo – ha ricordato FdI – a causa delle faide interne al loro partito e dai contrasti con le altre forze della coalizione».
In pratica si pretendeva di esprimere solidarietà ai collettivi rossi e neanche una parola per le vittime designate, che ovviamente erano di destra. Con un’aggravante: la pretesa di farsi promotore presso il governo nazionale dell’istituzione di un codice alfanumerico identificativo, ben visibile sulle uniformi degli agenti impegnati in attività di ordine pubblico.
Ecco, come ha spiegato la minoranza consiliare, si è tentato – e senza riuscirsi nemmeno – di mettere in campo la solita “deriva estremista della sinistra italiana che da un lato sollecita l’impegno delle Forze dell’Ordine, dall’altro ne chiede l’identificazione, come a presupporre una loro ipotetica potenziale colpevolezza già nell’essere presenti”.
La solita deriva estremista
Pare addirittura che il consigliere della lista Gualtieri, che si è rifiutato di sottoscrivere il documento, sia stato letteralmente braccato dai consiglieri del Pd. Ma è normale tutto questo? È semmai un’altra riprova della confusione che c’è nel campo Dem, soprattutto a Roma. Chissà se si riprenderanno più…