Per Conte, er Sor Marchese, non valgono le regole anticontagio

Conte regole

Per Giuseppe Conte le regole anticontagio non valgono. Lui ignora il distanziamento sociale, lui può stringere la mano, lui può stare senza mascherina senza essere criticato da Giovanni Floris.

La foto che pubblichiamo e’ stata scattata a Villa Pamphili, dove si svolge l’interminabile saga degli Stati Generali, l’inconcludente conclave laico voluto dal premier.

Le regole non valgono per Conte

Ma anche Conte dovrebbe rispettare le regole che valgono per i comuni mortali. Invece no. Sarà che la bella signora che aveva di fronte è il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai, indipendente di centrodestra, ma il premier non ha resistito e le ha stretto la mano. Voleva forse arruolarla nelle bimbe di Conte su Facebook?

Resta il pessimo esempio di un presidente del Consiglio che per mesi ci ha spiegato quel che si poteva fare e quel che non si doveva fare. Ma poi si fa pizzicare nel momento in cui a tutti è raccomandato di rispettare ancora di più le regole dopo che è finito il lockdown con tanto di reclusione casalinga.

Non bastava lo sfarzo di Villa Pamphili

Di più, lo fa bello sfarzo di Villa Pamphili, che già di per sé è stata fonte di polemiche durissime. Ma lui se ne frega perché conta solo comandare. E magari la prossima volta si esibirà direttamente in un baciamano. Nessun vigile urbano della Raggi lo multerà con una delle pesantissime sanzioni che toccano ai comuni mortali.

A ciascuno di noi tocca dare di gomito per salutare gli amici, Salvini viene crocifisso per le ciliegie, ma il presidente del Consiglio è libero di infischiarsene delle regole. Sarà pure un dettaglio, ma è anche questa una clamorosa ingiustizia, figlia di una cultura di casta. “Io so’ io”, diceva er sor Marchese del Grillo. Qui l’atteggiamento è simile. Ma almeno quello faceva ridere. Questo, il premier, fa solo indispettire. E’ Conte, non Marchese.