Per il car pooling tolti i parcheggi ai malati oncologici: accade al San Giovanni

San Giovanni, car pooling

La follia green ha travolto anche l’Azienda Ospedaliera San Giovanni-Addolorata. Si tratta del car-pooling, un servizio creato per agevolare gli spostamenti condivisi del personale. L’iniziativa rientra nel “Piano degli spostamenti casa-lavoro”  imposto dal Decreto sulla Transizione Ecologica. Per raggiungere il posto di lavoro ci si iscrive ad una App e il sistema individua i colleghi con cui condividere il viaggio in base ad orari e percorsi. Tutto questo allo scopo di ridurre il traffico automobilistico e favorire la “mobilità sostenibile”. Sì certo, sul pianeta Marte.

Solo un marziano può escogitare una trovata del genere che non tiene conto di orari tutti diversi, turni che cambiano in continuazione, guardie, prolungamenti di orario per coprire i vuoti di organico. L’ospedale non è un ministero. Infatti da settembre 2022 (mese dall’avvio del servizio), nessuno lo ha mai utilizzato. Non a caso in data 1 e 2 marzo la Direzione ha consentito alla società Kinto di pubblicizzare l’iniziativa tra i dipendenti distribuendo volantini con delle hostess posizionate presso i timbri marcatempo. Ma non era più semplice agevolare l’utilizzo del trasporto pubblico offrendo sconti o pagando per intero gli abbonamenti Metrebus? In passato questa misura aveva era stata efficace, ma forse troppo proletaria e poco radical-chic.

Per il car pooling tolti i posti auto per i pazienti oncologici

La cosa più grave però è che per questa folle idea sono stati eliminati moltissimi posti auto nell’area del Polo Oncoematologico dell’Addolorata dove pazienti e accompagnatori non riescono a trovare parcheggio e sono costretti a lasciare le auto in sosta vietata. E’ assurdo vedere pazienti che vanno a sottoporsi al ciclo di chemioterapia o a fare visite oncologiche costretti a mille peripezie per raggiungere il presidio ospedaliero. E anche i dipendenti che sono costretti ad usare l’auto privata hanno seria difficoltà a parcheggiare.

C’è poi da chiedersi: quanto è costato questo servizio affidato alla società Kinto della Toyota? Quali sono le condizioni per l’affidamento di un’area di parcheggio importante ad una società privata? Con quale criterio è stato affidato questo servizio? Quali sono le regole di controllo degli accessi nell’area di parcheggio da parte del servizio di Vigilanza non essendo incuso nell’appalto?

Anche il sindacato ha scritto una lettera alla Direzione Aziendale per chiedere chiarimenti e contestare la decisione sollecitando la riapertura dell’area di parcheggio chiusa. L’umanizzazione specialmente nei confronti dei pazienti oncologici è decisamente più importante delle follie green.