Perché la Regione Lazio nega i ristori per le imprese di sicurezza e vigilanza?

regione zingaretti emette l'ordinanza

Perché la Pisana nega i ristori per le imprese di sicurezza e vigilanza? La regione Lazio infatti ”nega i ristori alle imprese di sicurezza e vigilanza”. È l’allarme lanciato dal presidente di UnimpresaPol, Paolo Lecce, in una lettera inviata al presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. Nella missiva si esprime ”sincero rammarico nel constatare come la categoria a cui apparteniamo venga una volta ancora discriminata. Infatti il codice Ateco 80.0, essenziale al prosieguo di tali attività, è rimasto ancora una volta escluso”.

La regione nega risorse per settori fondamentali

La delibera della regione Lazio del 15 dicembre 2000, da cui poi è stato attivato l’intervento denominato Ristori Lazio bis, spiega il presidente, ”viene negata una volta ancora al settore delle società di servizi investigativi, vigilanza e security. Che pure rispondono direttamente al ministero dell’Interno, alle prefetture e questure regionali”. Secondo il presidente queste attività sono ”di sostanziale sostegno a un gran numero di aziende che beneficeranno dei ristori. Ragion per cui, il nostro lavoro non può e non deve essere considerato periferico rispetto alle attività specifiche svolte dalle aziende che noi supportiamo. La nostra presenza garantisce, infatti, ordine ed equilibrio sociale, senza il quale l’attività economica di queste stesse società non potrebbe essere attivata o comunque svolta”.

Lettera di protesta a Zingaretti

Nella comunicazione diretta a Zingaretti il presidente spiega ancora che ”attraverso il nostro contributo, tutte le attività commerciali sopra descritte si sarebbero potute tenere aperte garantendo il controllo legato al presidio del territorio. E ovviamente al rispetto delle disposizioni governative in tema di contrasto alla diffusione del covid-19. Ciò avrebbe consentito una continuità nello svolgimento ordinario delle singole attività e certamente una minore contrazione degli incassi economici registrati”. Col tempo, secondo Lecce, ”sarà ancora più necessario e indispensabile un ausilio alle Forze dell’ordine, nel presidio del territorio e nel controllo del rispetto delle disposizioni governative, in tema di contrasto alla diffusione del Covid-19”.