Pervertiti a Ladispoli: arrestati un indiano e un italiano per molestie ai minori

pedofili

Uno si masturbava in piazza ed un secondo uomo tentava di palpeggiare una ragazza. Due vicende scollegate l’una dall’altra ma accadute contemporaneamente nei pressi della stazione di Ladispoli nello stesso pomeriggio di giovedi‘ scorso.

Alla polizia arriva la segnalazione di un uomo seduto davanti alla stazione che si masturbava. Al loro arrivo gli agenti trovano l’uomo con i genitali in bella mostra e, mentre si apprestavano a portarlo in commissariato, si e’ avvicinata una ragazza che ha raccontato di essere stata avvicinata e palpeggiata da un uomo indicandone la posizione. Gli agenti raggiungono il luogo indicato e trovano un cittadino indiano di 48 anni, anche lui con i genitali in bella mostra. Per entrambi è scattato quindi l’arresto. L’italiano risponde di atti osceni in luogo pubblico, l’indiano di violenza sessuale.

Molestie e abusi sulle ragazzine: il caso del maestro di Trieste

Gli autori di molestie sessuali non sono solo sbandati. Abusi perpetrati su ragazzine minorenni, sue allieve di un ricreatorio di Trieste. Per questa ragione, nei confronti di un maestro-istruttore educativo, impegnato nel servizio di sostegno socio-assistenziale, di più di 40 anni, sono state emesse due misure interdittive dal gip del Tribunale, che ha accolto una richiesta in tal senso presentata dalla procura. Si tratta della sospensione dall’attività scolastica e di una misura cautelare che vieta al maestro/educatore di avvicinare quattro ragazze di 13 anni. Gli episodi di molestie e abusi si sono verificati durante le ore di scuola, nel corso di giochi ed esercizi in palestra, ma anche durante i pasti. Comportamenti che mettevano seriamente in imbarazzo le ragazzine. I provvedimenti sono stati eseguiti il 31 marzo scorso e il 5 aprile si è svolto un interrogatorio di garanzia nel corso del quale l’uomo indagato ha reso “significative ammissioni”, come riporta una nota della procura. A far scattare le indagini sono state le confidenze che due ragazzine hanno fatto a due loro insegnanti.