Peste suina, è allarme sanitario: 14 casi a Roma. Nel Municipio 15 chiedono l’intervento dell’Esercito

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“Salgono a 15 i casi positivi di peste suina sui cinghiali. Quattordici nell’area perimetrata romana e uno a Rieti a Borgo Velino. I servizi veterinari delle Asl proseguono nell’attività di monitoraggio e controllo. Attendiamo la perimetrazione della nuova zona rossa nel reatino”. Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

“Via Panattoni, nel Municipio Roma 15, è ormai considerata la strada simbolo per eccellenza dell’emergenza cinghiali. In questa strada sono state installate delle recinzioni metalliche per il conferimento dei rifiuti che, evidentemente, non hanno avuto i risultati sperati. A mio avviso il livello di urbanizzazione dei cinghiali è ormai irreversibile e necessita soluzioni drastiche, tra cui l’intervento dell’esercito”. È quanto dichiara Stefano Peschiaroli, Consigliere di Forza Italia del Municipio15, postando sulla sua pagina Facebook un video dei secchioni presi d’assalto, questa notte, dai cinghiali.

Peschiaroli aggiunge: “Questi sono gli obiettivi: 1) garantire la sicurezza dei cittadini 2) salvaguardare le attività economiche legate all’agricoltura (ricordiamo che Roma è il comune agricolo più grande d’Europa) 3) debellare la peste suina che mette a rischio la sopravvivenza di 31mila allevamenti, un comparto che vale 20 miliardi e occupa 100mila persone nella filiera dei salami e prosciutti”.

 

Peste suina, il sottosegretario Costa: “Va abbattuti il 50% dei cinghiali”

Un’ordinanza per l’abbattimento e per il prolungamento dell’attività venatoria. Ad annunciarla è stato oggi il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervenendo alla manifestazione della Coldiretti contro l’invasione dei cinghiali che mettono a repentaglio gli allevamenti suini italiani e non solo, a causa del dilagare della peste suina. Bisogna “depopolare drasticamente i territori dalla presenza dei cinghiali che creano danni all’agricoltura e alla incolumità dei cittadini”. “L’obiettivo – ha detto Costa – è di restringere la zona rossa per consentire così la ripresa dell’attività”.

“L’abbattimento è una misura necessaria- ha spiegato Costa alle migliaia di allevatori e agricoltori della Coldiretti- per tutelare l’ambiente. Vanno sostenuti coloro che investono sul territorio, che lo preservano dal dissesto idrogeologico, non gli animali che creano danni che il sottosegretario ha quantificato in 20 milioni per l’agricoltura. Il ristoro  è importante, – ha affermato – ma non è la soluzione che è invece il ripristino della normalità. Basta approcci ideologici, è il momento della politica pragmatica. E’ il momento di scelte coraggiose”. Costa ha anche ricordato lo stanziamento di 50 milioni stanziati dal Governo quando sono stati scoperti i focolai di peste suina africana in Liguria e Piemonte, ma oggi servono più risorse.