Peste suina, se il Comune la cura così stiamo freschi

Da qualche giorno anche Roma e il Lazio sono entrati nell’emergenza determinata dalla peste suina. Per fortuna questo morbo, molto contagioso tra gli animali, non lo è affatto per l’uomo. Così come ci dicono gli esperti. Ma è chiaro che rappresenta un pericolo per il decoro urbano e per la salute pubblica. Senza contare, che gli stessi immunologi hanno lanciato un altro allarme. Il virus infatti, resterebbe a lungo intrappolato nelle carni degli animali colpiti. E sotto alle scarpe. Insomma, una situazione da non prendere alla leggera. Con tanto di ordinanza della Regione Lazio. Che pone alcuni divieti, come ad esempio di fare picnic nelle aree verdi in prossimità dei parchi. E altre prescrizioni agli allevatori. Controllare i capi di bestiame, segnalare morti sospette. Pulirsi bene le scarpe. E tanto altro ancora. Ma in tutto questo il comune che fa? Roma natura ha comunicato che sta predisponendo delle recinzioni, per limitare l’accesso dei cinghiali in città. Mentre Ama con alcuni municipi, starebbe realizzando piazzole rialzare e protette per i cassonetti. Questo sulla carta. Perché le foto che sono arrivate in esclusiva a 7Colli, da alcuni cittadini della zona Trionfale, dicono ben altro. E se la cura alla peste suina è questa, se va bene siamo rovinati.

Peste suina, il governo apre all’abbattimento dei cinghiali

Roma è allo sbando. E la peste suina è la punta dell’iceberg

Roma è allo sbando. Tra immondizia non raccolta, erbacce ovunque e periferie abbandonate. Una questione di decoro urbano, certo. Ma anche di salute pubblica. E di sicurezza. È una tristezza infinita vedere la Capitale in questo stato. E sembra davvero che dalla Raggi a Gualtieri, nulla sia cambiato. Pensare che proprio ieri, si celebrava la festa dell’Europa. I cui trattati istitutivi vennero firmati a Roma, nella Sala degli Orazi e dei Curiazi. Verrebbe da dire, parafrasando una nota canzone di qualche anno fa, chi ti ha ridotta in questo stato? Così i cinghiali, sono solo la punta dell’iceberg. Però la situazione è diventata intollerabile. Con decine, forse centinaia di ungulati che scorrazzano in libertà. Mentre già si registrano i promo casi di persone aggredite. Mentre portano a passeggio il cane, o gettano la spazzatura nei cassonetti. E con la peste suina, non si può davvero scherzare. Una soluzione va trovata subito. Magari iniziando da parte del comune a raccogliere la spazzatura. Che attira inevitabilmente questi animali. E poi mettendo in campo politiche di contenimento adeguate. Perché scene di degrado come queste, sono da capitale del terzo mondo. Roma non lo merita.

Peste suina, a Roma è allarme rosso. E scoppia il problema cinghiali