Piano freddo, meno di 300 posti per 8 mila clochard. E si contano già due morti

Arriva il freddo. E ancora una volta il Piano messo a punto dal Campidoglio sembra insufficiente. È una vecchia storia, tra appalti che vanno deserti e pochi spazi e risorse disponibili. Ma intanto in strada si muore. E sono già due le vittime del gelo in questi giorni. Un uomo a Garbatella, che viveva nella propria autovettura. Trasformatasi in una bara di ghiaccio durante la notte. E un clochard di 27 anni, trovato senza vita in prossimità di Piazza dei Cinquecento. Così la memoria va subito allo scorso anno, quando il generale inverno aveva comportato ben dieci vittime. E ovviamente nessuno vuole che questa strage si ripeta. Dal dipartimento politiche sociali del comune hanno fatto sapere che i ricoveri disponibili al momento sono 75, mentre altri 20 posti letto saranno recuperati a breve. Per il resto, è stato deliberato uno stanziamento di 40 mila euro a municipio. E si prevedono altri 106 posti (diurni) entro Natale, una sessantina subito dopo. Numeri ancora scarsi però. Meno di 300 ricoveri, per una stima di circa 8 mila clochard presenti in città. Così purtroppo il rischio di altre morti per freddo non sembra affatto scongiurato.

Ecco dove ripararsi dal freddo

Alcuni municipi si sono già mossi. All’Esquilino ci sono  10 posti gestiti da Nonna Roma e l’associazione Tulipano Bianco in collaborazione con il Municipio I. Nel III è in funzione il centro di accoglienza di Valmelaina: 200 metri quadri, concessi da Farmacap, che nella notte possono ospitare fino a 25 persone. Un rifugio accogliente e caldo per senzatetto e indigenti attivo 7 giorni su 7, dalle ore 18 alle ore 9 del mattino. In via Ottorino Gentiloni garantiti ricovero notturno, pasti serali caldi e colazioni offerti con l’aiuto di Enti e Associazioni di volontariato. In II, al Pinciano, porte aperte per la struttura che pienamente operativa può ospitare fino a 40 persone. Attivata anche un’unità di strada che farà sia assistenza sia accompagnamento al centro. Per ora è tutto, in attesa che anche gli altri Municipi comunichino come e dove si stanno attivando.

Niente dormitori nelle stazioni metro

A differenza di quanto fatto dalla giunta Raggi, le stazioni della metropolitana non verranno utilizzate come dormitori di fortuna nelle notti più fredde. Contraria l’assessora alle politiche sociali Barbara Funari, che ha spiegato la sua posizione. “Non la ritengo una soluzione dignitosa – ha fatto sapere la Funari -; in caso di emergenza predisporremo delle apposite tensostrutture, adeguatamente riscaldate”. Bene, ma bisogna fare in fretta. Perché il grande freddo è arrivato. E non c’è più un minuto da perdere.