Piano rifiuti, il Tar boccia l’ordinanza regionale: un fallimento firmato Raggi e Zingaretti

Rifiuti

”L’ennesimo fallimento del piano rifiuti regionale in otto anni di giunta Zingaretti e l’indecisione del sindaco di Roma Virginia Raggi sull’individuazione di impianti hanno prodotto più di un miliardo di euro per il trasferimento dei rifiuti in giro per l’Italia e l’Europa. Cos’altro deve accadere ai poveri romani? Basta”. Così Claudio Durigon, sottosegretario all’Economia.

La sentenza del Tar sui rifiuti dà torto alla Regione

Il coordinatore regionale della Lega Lazio cita la sentenza del Tar del Lazio che annulla l’ordinanza regionale sul piano rifiuti.  Secondo i giudici, lo strumento adoperato dalla Regione, quello cioè dell’ordinanza contingibile e urgente è apparso, al giudice “non correttamente esercitato” nel caso di specie. Se è vero, infatti, che l’ordinanza contingibile e urgente in tema di rifiuti può essere legittimamente adottata, ai sensi dell’art. 191 del decreto legislativo​ n. 152 del 2006, solo per “consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti” e che ha un contenuto normativamente prestabilito, ne consegue che esso non può essere utilizzato per altre finalità. E dunque non per disporre un’attività di tipo programmatorio e pianificatorio. La definizione di una rete integrata e adeguata di impianti di smaltimento di rifiuti non integra, infatti, una speciale e temporanea “forma di gestione dei rifiuti”, necessaria ad affrontare e risolvere una situazione eccezionale e non prevedibile.​

Lo stesso Tar, infine, ha richiamato in sentenza l’art. 13 della legge regionale n. 27 del 1998, recante la disciplina della gestione dei rifiuti, che attribuisce alla Regione il diverso (rispetto all’ordinanza contingibile e urgente) strumento dell’esercizio del potere sostitutivo in caso di omessa adozione, da parte dei Comuni e delle Province (nella specie, la Città metropolitana), di atti obbligatori previsti dalla legge. A tanto è conseguito quindi l’annullamento dell’ordinanza regionale, con salvezza ovviamente degli ulteriori provvedimenti che la Regione vorrà adottare.

In un colpo solo bocciati M5s e Pd

“Il Tar del Lazio ha giustamente annullato l’Ordinanza del presidente Zingaretti che imponeva al Comune di Roma – che nel corso degli anni ha ampiamente dato – di scegliere, all’interno del Comune stesso, l’area della discarica”. E’ quanto dichiara in una nota il presidente dell’Aula Giulio Cesare, Marcello De Vito. “Mi preme ricordare che a Malagrotta, la discarica più grande d’Europa, hanno sversato ben 58 Comuni oltre quello di Roma”, ha proseguito il presidente.

“E’ ora che Comune M5S e Regione Pd-M5S la smettano di giocare una partita politica a danno dei romani, costretti a pagare la tassa rifiuti più alta d’Italia (parliamo di 800mln!) per avere un servizio indegno. Servono con urgenza soluzioni impiantistiche efficienti e moderne e una gestione economica efficace e trasparente di Ama”, ha concluso De Vito.

In Regione grillini e dem governano a braccetto

“Il Tar del Lazio ha giustamente annullato l’Ordinanza del presidente Zingaretti che imponeva al Comune di Roma – che nel corso degli anni ha ampiamente dato – di scegliere, all’interno del Comune stesso, l’area della discarica”. E’ quanto dichiara in una nota il presidente dell’Aula Giulio Cesare, Marcello De Vito. “Mi preme ricordare che a Malagrotta, la discarica più grande d’Europa, hanno sversato ben 58 Comuni oltre quello di Roma”, ha proseguito il presidente.

“E’ ora che Comune M5S e Regione Pd-M5S la smettano di giocare una partita politica a danno dei romani, costretti a pagare la tassa rifiuti più alta d’Italia (parliamo di 800mln!) per avere un servizio indegno. Servono con urgenza soluzioni impiantistiche efficienti e moderne e una gestione economica efficace e trasparente di Ama”, ha concluso De Vito.