Piantedosi: “Fermare subito gli sbarchi illegali, le strutture di accoglienza al collasso”

L’anno vecchio se ne va, ma le cattive abitudini e le illegalità continuano. Ancora sbarchi a Lampedusa. Una carretta del mare con 35 persone a bordo è stata intercettata al largo dell’isola dagli uomini della Guardia di finanza. Tra loro anche 8 donne e 5 minori, che non mancano mai tanto per suscitare la pietà dei buonisti. Partiti da Sfax, in Tunisia, Paese senza guerre né persecuzioni, arrivano da Costa d’Avorio, Gambia, Mali, Senegal, Guinea e Burkina Faso. Dopo un primo triage sanitario al molo Favaloro, per il quale noi italiani dobbiamo aspettare giorni, e pagando, sono stati condotti nell’hotspot di contrada Imbriacola.
Piantedosi: la presenza delle Ong incentiva le partenze degli irregolari
Il governo non riesce per ora a fermare l’invasione, e ieri ha parlato il ministro del’Interno Matteo Piantedosi. “I soccorsi in mare sono garantiti dallo Stato. Le Ong si concentrano solo sulla rotta dalla Tripolitania e incentivano le partenze. Il 93% delle persone che soccorrono parte da lì. Chissà perché”. Lo afferma, in un’intervista a Repubblica il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Che aggiunge: “I naufragi e le presenze in Libia si riducono solo se si impediscono le partenze irregolari”. Ma si può parlare di “naufragio” se consapevolmente ci si mette in mare su barche che non lo tengono? O non si deve piuttosto parlare di “speranza” che qualche buon samaritano ti carichi e ti porti – senza documenti – in Italia? Quanto ai minori, i genitori che ne mettono a rischio la vita andrebbero quantomeno processati.

Sull’accoglienza il territorio è al collasso
Sul sistema di accoglienza, Piantedosi spiega che “sul territorio è al collasso. Sono già deserte le gare per assicurare nuovi posti. La possibilità di un’accoglienza adeguata è una questione di dignità delle persone. Trovo singolare – sottolinea – che la sensibilità collettiva si fermi al momento dello sbarco… Mentre non c’è attenzione sulla sostenibilità di flussi incontrollati che generano emarginazione”. Sulle foto del corpo di una bimba morta su una spiaggia libica, il ministro afferma: “Provo profondo dolore per tragedie come queste, che devono assolutamente essere evitate e questo può avvenire attraverso la gestione dei flussi che devono avvenire solo in maniera regolare, pianificata e sicura. L’obiettivo rimane difendere i nostri confini, che sono quelli europei, contrastando i criminali che si arricchiscono facendo partire soltanto chi paga”.
I clandestini sbarcheranno i tutti i porti, non solo in Calabria e Sicilia
Sugli sbarchi, Piantedosi fa il punto della situazione. “Abbiamo già invertito la tendenza all’aumento senza intaccare le attività di soccorso in mare, garantite efficacemente dalle autorità statali. Gli ultimi due mesi segnano un abbassamento della curva di incremento rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Soltanto del 35%, a fronte di un incremento del +59% nei primi dieci mesi di quest’anno. Molti predicano la solidarietà e l’accoglienza sulle agenzie di stampa ma poi, quando sul territorio si devono accogliere migliaia di migranti irregolari, tutti condividono le criticità di un sistema senza regole. E questo avviene perché, in un quadro di solidarietà, abbiamo deciso di far sbarcare i migranti in tutti i porti italiani e non più solo in Calabria e Sicilia con strutture sotto stress”.