Piantedosi: per la stazione Termini partirà a luglio un grande progetto di riqualificazione

“La sicurezza delle città, e in particolare delle aree urbane limitrofe alle stazioni ferroviarie, costituisce una priorità del massimo rilievo”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha risposto, al question time al Senato, a un’interrogazione sulla sicurezza nelle città e in particolare nella zona delle stazioni ferroviarie. “L’elemento di novità è un grande progetto di riqualificazione dell’area di Termini che avvieremo a luglio per il Giubileo da piazza dei Cinquecento a piazza della Repubblica. Coglieremo l’occasione per realizzare il progetto anche per evitare che i cantieri si trasformino in luoghi insicuri e per creare le condizioni strutturali per trovare un posizionamento visibile delle forze dell’ordine”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura a Roma.
Immigrati di 35 nazionalità gravitano sulla stazione Termini
“Roma Capitale ha censito il numero del persone che gravitano intorno a Termini, sono 160 di 35 nazionalità diverse e il 20 per cento sono italiani. Talvolta frettolosamente si tende ad attribuire quei fenomeni ad altri fenomeni come gli sbarchi, che sicuramente vanno messi sotto controllo, perché non devono contribuire ad alimentare le fasce di emarginazione, ma quello di Termini è un fenomeno molto più complesso di quello che talvolta tutti tendiamo semplicisticamente a rappresentare”. “Ci siamo ripromessi di allargare l’area di attenzione intorno alle stazione Termini, consapevoli che gli ultimi episodi, che non sono novità ma sono capitati ciclicamente in quelle aree delle stazioni, vanno affrontati con la massima serietà ma non sono la prova dell’inefficacia dei servizi che stiamo facendo.

I numeri della stazione Termini
“Dall’inizio dell’anno, solo nell’area della stazione Termini, abbiamo impiegato quasi 3mila unità di forza di polizia, 200 di polizia municipale. Sono 30mila le persone controllate, di cui oltre 10mila stranieri, 164 persone arrestate, 305 denunciate, 5.200 veicoli controllati, 501 esercizi pubblici controllati. C’è dunque un’attenzione massima, che rinnoveremo. L’area della stazione Termini è affetta anche da un problema di forte presenza di esercizi commerciali abusivi – ha aggiunto Piantedosi-. Sono stati 20 i provvedimenti di chiusura degli stessi e altrettanti sono in istruttoria. È un’area molto particolare, le stazioni sono fisiologicamente luogo di attrazione di emarginazione sociale”.
Livelli di sicurezza maggiori in Italia che in altri Paesi occidentali
“Grazie alle iniziative di rafforzamento della sicurezza presso le stazioni, intraprese da questo governo, la quasi totalità degli autori dei responsabili di tali episodiche individuati e assicurati alla giustizia. Si tratta di episodi gravi che hanno generato un allarme sociale. E tuttavia, i dati statistici della delittuosità relativa alle nostre città restituiscono un livello di sicurezza dei contesti urbani italiani superiore a quello registrato nella maggior parte delle analoghe realtà europee e nord-americane”. Piantedosi ha ricordato di aver avviato, sin dal suo insediamento, “l’iniziativa del ‘forum delle aree metropolitane’ e, da quel momento, stiamo lavorando, d’intesa con i sindaci di Roma, Milano e Napoli, al rafforzamento della presenza delle forze di polizia nei luoghi pubblici ad alta concentrazione di persone, come le stazioni ferroviarie.
Proseguono nelle stazioni italiane le operazioni ad alto impatto
Con gli stessi sindaci, ho concordato una direttiva per allargare i controlli nelle aree limitrofe e inserire stabilmente il rafforzato dispositivo di sicurezza nei piani di controllo coordinato del territorio. Solo per dare un’idea della portata delle operazioni ad alto impatto nelle tre città in questione, dal 10 gennaio al 3 maggio scorso, impiegati oltre 15 mila operatori delle forze di polizia, 1300 unità della polizia municipale e oltre 1500 addetti di altri enti coinvolti nei controlli – ha aggiunto -. La strategia, l’impegno e gli obiettivi proposti rispetto alle tre città più grandi li stiamo già estendendo anche ad altre aree metropolitane. In tal senso, abbiamo avviato azioni specifiche su Firenze, Venezia, Bologna e Torino”.