Piantedosi riferisce alla Camera: “A Pisa corteo non autorizzato, calci, sputi, insulti alla Polizia”

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No ai processi sommari alle forze di polizia. Lo chiarisce il il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, alla Camera per un’informativa sui fatti di Pisa e Firenze. “Sottolineo il diritto degli appartenenti alle forze di polizia di non subire processi sommari – dice -. Sono lavoratori che meritano il massimo rispetto. Le immagini degli scontri di Pisa ha turbato anche me. Siamo aperti a ogni analisi e autocritica quando anche una sola manifestazione, tra le migliaia che si svolgono ogni anno, impone un approfondimento. Auspichiamo che le manifestazioni pubbliche si svolgano pacificamente. Quando si giunge al contatto fisico con ragazzi minorenni è comunque una sconfitta ed è ancor più necessario svolgere ogni verifica con puntualità, obiettività e trasparenza”.

A Pisa manifestazione non autorizzata

Ma “in merito alla manifestazione di Pisa va preliminarmente evidenziato che, in totale violazione di legge, non presentato alcun preavviso alla Questura, ma che la stessa manifestazione, sia dal Collettivo Universitario Autonomo di area antagonista che dal movimento politico Cambiare Rotta Pisa, pubblicizzata sul web come una giornata di sciopero per la Palestina, con concentramento dei partecipanti in piazza Dante e verosimile prosieguo con un corteo nel centro cittadino”, ha chiarito il ministro. La questura di Pisa ”avendone avuta notizia, ha cercato più volte, senza esito, di contattare gli organizzatori per ottenere informazioni in merito al tipo di iniziativa che sarebbe stata svolta e al relativo percorso, al fine di poter disporre idonei servizi di ordine pubblico”.

Nessuna risposta dai manifestanti alle richieste della questura

”Sul posto – ha continuato Piantedosi – personale della questura prendeva contatti con esponenti del Collettivo universitario e di Spazio Antagonista Newroz, lì presenti, ai quali, ancora senza alcun esito, chieste indicazioni sulle modalità dell’iniziativa per consentirne lo svolgimento in condizioni di piena sicurezza. Personale della Digos, partito il corteo, invitava più volte i manifestanti, e nello specifico gli aderenti al Collettivo Universitario, a dare indicazioni sul percorso e a non procedere verso piazza dei Cavalieri, dove non si consentiva il transito per evitare il possibile prosieguo verso obiettivi sensibili tra cui Piazza dei Miracoli, per la quale in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica valutata l’interdizione alle manifestazioni”.

Il corteo continuava ad avanzare rifiutando il dialogo

Inoltre a Pisa ”i manifestanti, nonostante ogni tentativo di interlocuzione, hanno rifiutato di fornire indicazioni e si sono mossi in corteo, esibendo uno striscione con la scritta ‘Scioperiamo per la Palestina–contro la complicità di scuole e università’, per poi raggiungere piazza dei Cavalieri, dove si schierava, a scopo dissuasivo, un Reparto Mobile della Polizia. Nell’occasione, le Forze di polizia intimavano ai manifestanti di fermarsi, ribadendo ancora, senza alcun risultato, la richiesta di indicazioni sul percorso. Il corteo continuava ad avanzare, costringendo il cordone delle Forze di polizia a indietreggiare di diversi metri per evitare scontri, fino ad arrivare a contatto con un mezzo posizionato per impedire l’accesso a Piazza dei Cavalieri.

Spinte, calci, insulti e sputi contro la Polizia

Per circa dieci minuti, il personale ha tenuto ferma la posizione, utilizzando i soli scudi, nonostante i manifestanti continuassero la pressione con spinte, calci, insulti, sputi e tentativi di sottrarre gli scudi”. ”In tale fase – ha spiegato Piantedosi – una decina di manifestanti superava la barriera, raggiungendo le spalle dello schieramento degli operatori in servizio. Venivano, pertanto, bloccati dal personale delle Forze di polizia e condotti nell’adiacente piazza dei Cavalieri. Tra questi una nota esponente antagonista. Atteso il perdurare della forte pressione, sopraggiungeva un secondo contingente dei reparti.

Dopo la carica di alleggerimento la situazione si è normalizzata

Per garantire l’incolumità degli operatori, compressi contro l’automezzo collocato alle loro spalle, effettuata una carica di alleggerimento, consentendo al personale di avanzare di qualche metro e di allentare così la pressione dei manifestanti. Durante l’azione intervenuta sul posto un’ambulanza che ha provveduto a trasportare al pronto soccorso una manifestante. Al termine della carica di alleggerimento la situazione si è normalizzata e i manifestanti si sono diretti, sempre in corteo, verso il Polo della memoria San Rossore dell’Università di Pisa, per sciogliersi al termine di un’assemblea”, ha aggiunto.