Pigneto choc, violentata da un nordafricano: scatta la caccia all’uomo

Violenza sessuale al Pigneto. Vittima una donna, sorpresa alle spalle e palpeggiata nelle parti intime da un uomo la notte dello scorso week end mentre andava a riprendere la bicicletta per tornare a casa.

Al Pigneto

L’incubo ha preso corpo intorno alle 2:00 della notte del 2 marzo. La donna, una 40enne romana, dopo aver passato una serata con gli amici in un locale della movida del V municipio stava andando a riprendere la bicicletta in sharing con cui era arrivata al Pigneto in via Cristoforo Buondelmonti. Tolta la catena, mentre era intenta a regolare il sellino è stata sorpresa alle spalle da un uomo. La donna è stata poi sbattuta in terra con violenza dal malintenzionato. Dopo esserle salita addosso, l’uomo l’ha poi palpeggiata e morsa al viso. Attimi di terrore, con la 40enne immobilizzata dal peso dell’uomo. A salvarla le grida d’aiuto, che hanno attirato l’attenzione di un uomo che ha poi messo in fuga il violentatore.

Caccia all’uomo

Richiesto l’intervento al 112 Sul posto sono arrivate l’ambulanza e i carabinieri della stazione Torpignattara. Presa in cura dal personale del 118 la 40enne è stata poi trasportata all’ospedale Vannini. Sporta regolare denuncia la donna ha raccontato poi l’incubo vissuto ai carabinieri della compagnia Roma Casilina che indagano sull’accaduto. Si cerca un uomo sui 30 anni, un “nordafricano”.

Il racconto ai Carabinieri

Pigneto ancora al centro della cronaca dunque, sempre per fatti violenti. Era lo scorso febbraio quando una ragazza ha denunciato alle forze dell’ordine – e al nostro giornale – la notte di paura vissuta mentre tornava a casa. Una cuoca, pedinata dopo aver terminato il turno di lavoro ed essere tornata a largo Preneste con l’autobus insieme ad un’amica. Anche in questo caso la donna è stata sorpresa alle spalle e stretta al collo dalle braccia di un uomo che l’ha poi trascinata tra le auto parcheggiate. “Ho tentato di liberarmi ma sono svenuta”, il suo racconto. Una volta risvegliata si è poi resa conto di essere stata rapinata dello smartphome. “Per prima cosa mi sono guardata e ho visto che ero ancora tutta allacciata. Di getto avevo immaginato una violenza sessuale”. A distanza di poche settimane un altro inquietante episodio di violenza contro una donna, che ha riacceso l’allarme fra gli abitanti e i frequentatori dei locali del Pigneto.