Pino Simeone guiderà Astral: finisce l’era Mallamo… ma il Cda resta un miraggio

Pino Simeone

E adesso è ufficiale. Quello che scrivevamo ormai dalla fine di luglio su queste pagine è realtà: sarà Giuseppe (detto Pino) Simeone a guidare Astral al posto di Antonio Mallamo. E, ancora una volta, niente Consiglio di Amministrazione. La società partecipata della Regione Lazio, che gestisce circa 1.500 chilometri di strade regionali e che tradotte in soldoni significano milioni di euro ogni anno, sarà ancora gestita da un Amministratore Unico, così come unica è nel suo genere, visto che tutte le altre partecipate regionali hanno il Cda.

Simeone pronto alla nomina: firma imminente da parte di Francesco Rocca

L’ex consigliere regionale di Forza Italia, Pino Simeone, sembra ormai destinato all’incarico di Amministratore Unico di Astral. Il decreto di nomina sarebbe stato predisposto e sarebbe in attesa della firma di Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio. La scelta conferma le correnti che volevano un cambio al vertice e mette fine all’era di Antonio Mallamo, ingegnere nominato nel 2013 e riconfermato più volte nonostante il dibattito pubblico sul principio della rotazione, diluito dalla normativa anticorruzione.

Da quanto risulta, l’assemblea dei soci Astral si riunirà invece oggi sulla nomina. Nomina che vede la vittoria di Forza Italia, che otterrebbe il vertice di Astral come “compensazione” per non aver avuto il terzo assessore in Regione. In realtà Forza Italia, con Claudio Lotito e Claudio Fazzone in testa, avrebbe voluto la riconferma di Mallamo. Mesi di lotte intestine con Fratelli d’Italia – specie con la corrente di Giancarlo Righini – hanno portato a un compromesso, che vede, appunto, ricadere la scelta sul nome proposto da Fazzone, quel Simeone che già in passato avrebbe dovuto ricoprire altre cariche, senza però riuscirci.

E Mallamo?

L’ingegner Antonio Mallamo, come già detto, non resta comunque senza incarichi. Per lui c’è il ruolo di Commissario Straordinario Collegamento Stradale Cisterna Valmontone e per la realizzazione del collegamento della Roma-Latina. Un ruolo che lo vedrà, da quanto si legge tra le righe del Decreto n. 16 del 27 giugno, affiancato da “fino a un massimo di sette esperti o consulenti, scelti anche tra soggetti estranei alla pubblica amministrazione”.