Pisana, l’assessore Righini: “Azzerata la pressione fiscale per i redditi fino a 28 mila euro”

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“Azzerata la pressione fiscale per i redditi fino a 28 mila euro”. Così l’assessore al Bilancio della Regione Lazio, Giancarlo Righini, in occasione della seduta odierna alla Pisana dove ha illustrato l’emendamento alla proposta di legge regionale n. 134 del 21 febbraio 2024, concernente: ‘Variazioni al Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2024-2026. Disposizioni varie’ (di iniziativa della Giunta regionale). “In particolare – ha spiegato Righini – questa variazione di bilancio riguarda la manovra fiscale che abbiamo anticipato rispetto alle scadenze, utilizzando questo veicolo legislativo. Un grande successo che premia il lavoro svolto in questi mesi dimostrando, peraltro, anche che non c’era nessun pregiudizio a finanziare il fondo taglia tasse.

140 milioni di euro di fondi

Tutt’altro, nello scorso esercizio finanziario non l’abbiamo potuto fare semplicemente perché non c’erano risorse. Quindi, ora lo incrementeremo ulteriormente, del 40 per cento, rispetto ai 100 milioni iniziali, arrivando a 140 milioni di euro. Siamo felici di esentare totalmente dell’addizionale regionale i cittadini del Lazio: una platea importante di oltre 1,2 milioni di persone che non pagheranno l’addizionale regionale per i redditi fino a 28 mila euro”. Mentre per i redditi sopra i 28 mila euro e fino a 35 mila euro, ha aggiunto Righini, “c’è un contributo di 60 euro che si va a sommare ai 260 euro che sono determinati dalla riforma fiscale del governo nazionale.

Provvedimenti anche in favore del Terzo Settore

Questo ci consente di raggiungere i 320 euro complessivi che era l’obiettivo per sterilizzare l’aumento pagato nell’anno precedente. Quindi, un risultato importante”. Inoltre, “da segnalare la misura sull’Irap che consente di esentare le imprese del Terzo settore, con un fatturato inferiore a 1 milione di euro. Di questo sono molto felice. L’esenzione dello 0,98 per cento, che pesa sul nostro bilancio quasi 3,5 milioni di euro sul nostro bilancio – ha precisato -, è un segnale di attenzione nei confronti di chi svolge attività meritevoli come quelle del Terzo settore”. Le misure previste, frutto anche di un accordo con i sindacati, saranno in vigore dal 1° gennaio 2025.