Più di mille persone per dare l’ultimo saluto a Marco Cochi: il ricordo di un uomo vero

C’erano tutti. Amici, parenti, studenti, conoscenti, politici. Una chiesa, quella di San Pietro e Paolo, all’Eur, gremita come mai. Piena come la vita di Marco Cochi. Un uomo vero, una persona speciale, un amico unico. Una cerimonia composta, dove il sentimento di affetto era nitido negli occhi e nei cuori di tutti. Marco era questo: mai schierato, mai omologato, sempre convinto della forza delle sue idee.

Una vita vissuta a pieno

Una vita nella politica attiva tra gli anni ’70 e ’80. Poi lo studio, il dottorato e l’insegnamento all’Università senza mai tralasciare la sua passione per il giornalismo. Se n’è andato troppo presto: a 60 anni, stroncato dall’unico nemico a cui si è dovuto piegare. Un male infame che ha bussato nella sua vita proprio nel giorno del suo sessantesimo compleanno. “Quanto sei bello”, scherzava durante le interminabili telefonate. Chiamate in cui si passava dalle frivolezze alle guerre nei paesi africani. Già, perché Marco Cochi conosceva l’Africa come nessuno in Europa. L’unico capace di dare informazioni reali ai membri della cooperazione internazionale.

Lo striscione per Marco Cochi

 

 

 

 

 

 

 

Fiori e lacrime

Ad onorarlo anche migliaia di fiori e un grande striscione alzato sul sagrato e firmato dagli ultras della Lazio di cui Marco era tifoso fin da giovanissimo. Poi lo striscione del Testaccio, dove era nato e cresciuto: “Nel nostro mondo le parole hanno ancora potere, ogni poeta è un guerriero…”. Bellissimo e commovente quello di scritto dagli amici di sempre: “Leale, valoroso, coerente. Ciao Marco”. Ad abbracciare la moglie Barbara e i fratelli Alessandro e Fabio  c’era idealmente tutta Roma. Quella città che amava e che ha tentato di rendere migliore. Ma Marco era amato proprio perché era Marco. Un uomo di una cultura e un’intelligenza sopraffina ma che sapeva sempre rimanere umile. Mancheranno quelle telefonate caro Marco, mancherà il tuo sorriso e quella vocetta stridula. Mancherà la tua presenza e l’amicizia leale che in ogni tuo sguardo ti faceva capire che c’eri. E ci sarai sempre, perché come hanno ricordato i ragazzi della Nord il tuo sorriso non morirà mai.