Più tamponi, più contagi, altri 467 morti. La pandemia non rallenta

contagi 31 marzo (2)

Non rallentano i contagi – né i decessi – del coronavirus in Italia. Sono 23.904 i nuovi casi di coronavirus e 467 i morti in 24 ore. E’ quanto emerge dai dati forniti dal ministero della Salute sulla diffusione del contagio. Sono 351.221 i tamponi processati, tra molecolari e antigenici, nelle ultime 24 ore che hanno fatto registrare un tasso di positività pari al 6,8%. E’ quanto emerge dai dati forniti dal ministero della Salute sulla diffusione del contagio.

Lazio, altri 1.800 casi e 38 decessi

“Oggi nel Lazio, su oltre 16mila tamponi nel Lazio (+1.737) e oltre 18mila antigenici per un totale di oltre 34mila test, si registrano 1.800 casi positivi (+207), 38 decessi (+6) e +1.809 guariti. Aumentano i casi, i decessi e i ricoveri, mentre diminuiscono le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 10%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 5%. I casi a Roma città sono a quota 900”. Lo riferisce l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, nel bollettino al termine della videoconferenza della task-force regionale per Covid-19 con i direttori generali di Asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e ospedale pediatrico Bambino Gesù. Nelle province si registrano 417 casi e 7 decessi nelle ultime 24 ore, prosegue il bollettino regionale.

Gli operatori sanitari si devono vaccinare

“La Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) ritiene opportuni i provvedimenti previsti dal governo” nei confronti degli operatori sanitari che rifiutano il vaccino. Lo dice il presidente Simit Marcello Tavio. “Innanzitutto per la necessità di azzerare il rischio di trasmissione nosocomiale dell’infezione/malattia da Covid-19. In secondo luogo – sottolinea Tavio – il provvedimento è importante al fine di contrastare radicalmente le tesi negazioniste in un momento di grave pericolo per la salute pubblica. Un provvedimento legislativo ad hoc – sottolinea – darebbe un chiaro segno di compattezza delle istituzioni, proprio nel momento in cui fanno appello al senso di responsabilità della cittadinanza”.

La Simit: la vittoria è a portata di mano

“La campagna di vaccinazione degli operatori sanitari – osserva – si è svolta fino ad ora con regolarità, elevata adesione e ottima copertura. Ma l’obiettivo resta Tutti vaccinati. Dalla serietà con cui verrà condotta la campagna di vaccinazione fra gli operatori sanitari, tutti devono trarre la conclusione che la vittoria è a portata di mano, ma che chiunque deve dare il proprio contributo per raggiungerla”. “I vaccini – evidenzia Massimo Andreoni, direttore scientifico Simit -rappresentano probabilmente l’intervento medico che ha permesso di salvare più vite umane nella storia della medicina. Non si comprende quindi come una parte del personale sanitario possa ritenerli pericolosi mettendo in dubbio quelli che sono i principi fondamentali della medicina richiamati dal giuramento di Ippocrate che ogni medico fa proprio al momento della laurea”.