Pizzardoni nel caos sulle misure anti-Covid: “Inattuabili. Anzi no”

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Dopo le nuove misure del governo su discoteche e locali notturni, i mitici pizzardoni, come a Roma chiamano i vigili, ammettono di non riuscire a capire fino in fondo cosa fare. L’obbligo di mascherina e il divieto dei balli sono di difficile interpretazione e complicato farli rispettare. La polizia locale scrive in una circolare interna: «È davvero arduo, alla luce delle espressioni utilizzate, delimitare con precisione l’ambito oggettivo di operatività della disposizione».

Pizzardoni in confusione, grazie al governo

Non c’è ”nessuna resa” da parte dei vigili di Roma Capitale in merito ai controlli sul rispetto delle nuove misure anti-covid varate dal governo sulle discoteche e sull’obbligo di mascherine nei luoghi della movida dalle 18 alle 6 di mattina. Tuttavia, per il comando della polizia locale di Roma Capitale, i pizzardoni  non derogheranno. Insomma, ”continueranno a svolgere i controlli ponendo maggiore attenzione ai luoghi considerati più a rischio come avvenuto già nelle settimane scorse”. Di fatto, si apprende ancora, ”a livello operativo non cambia nulla”, si tratta solo di far rispettare le nuove norme.

La Prefettura di Roma minimizza, ma le difficoltà ci sono

Ieri, in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, secondo quanto ha fatto sapere la prefettura di Roma in una nota, si era condivisa ”l’esigenza di conformare le azioni di prevenzione e vigilanza alle specifiche peculiarità di ogni Comune”. Il tutto avvalendosi del “prezioso contributo che potrà essere offerto dai sindaci”. Infatti, gli amministratori locali conoscono profondamente il territorio. Possono quindi “orientare le attività delle Polizie locali. Anch’esse “chiamate a concorrere nei servizi di controllo con le forze di polizia, verso quei luoghi ritenuti più critici e a maggior rischio per la salute pubblica”. Il tutto “al fine di assicurare la rigorosa osservanza delle misure anti-covid”.