Pomezia, Anagni e Tarquinia in corsa per divenire Capitale italiana della Cultura 2028: il Lazio fa… tris

Il Lazio si conferma protagonista nel panorama culturale nazionale. Tra le 23 città candidate a diventare Capitale Italiana della Cultura 2028, tre realtà emergono con forza: Anagni, Pomezia e Tarquinia. Tre città diverse, tre anime distinte, un obiettivo comune: conquistare il titolo più ambito d’Italia e trasformare il proprio patrimonio culturale in un trampolino di visibilità internazionale.
Pomezia: la città giovane del Lazio che sfida le convenzioni
Pomezia non ha paura di osare. La città porta in campo una visione contemporanea della cultura, dove arte, creatività e impegno sociale si intrecciano. Laboratori artistici, spazi d’arte sperimentale e progetti di rigenerazione urbana fanno di Pomezia un laboratorio a cielo aperto. Qui la cultura non è solo memoria: è esperienza, interazione, partecipazione. Un luogo dove il pubblico non osserva passivamente, ma prende parte a ogni iniziativa.

Il percorso di Pomezia punta a rompere gli schemi tradizionali: festival di musica, installazioni pubbliche, percorsi culturali nei quartieri meno centrali. È un progetto ambizioso, costruito per attrarre giovani e famiglie, ma anche critici e turisti da tutta Italia. La città mostra così una capacità inedita di reinventarsi, senza rinnegare le proprie radici industriali e moderne.
Anagni: storia millenaria che parla al futuro del Lazio
Se Pomezia punta all’innovazione, Anagni incanta con la sua memoria antica. Conosciuta come la “Città dei Papi”, Anagni conserva un centro storico medievale straordinariamente intatto, palazzi nobiliari, vicoli che parlano di secoli di storia e piazze che hanno visto il passaggio di papi e imperatori. La sfida della città è far dialogare questa eredità con la contemporaneità.
Il progetto culturale di Anagni propone eventi che uniscono archeologia, arte e nuove tecnologie: musei interattivi, rievocazioni storiche e percorsi immersivi che trasformano la città in un teatro a cielo aperto. L’obiettivo è dimostrare che il patrimonio antico può vivere nel presente, diventando uno strumento di attrazione turistica ma anche di educazione e partecipazione civica.
Tarquinia: il fascino eterno delle necropoli etrusche
A completare il tris laziale c’è Tarquinia, città immersa nella storia etrusca. Le sue necropoli, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, sono solo la punta di un iceberg culturale che comprende musei, scavi archeologici e paesaggi mozzafiato. La città punta a trasformare il suo passato in esperienza viva: laboratori didattici, percorsi multimediali, eventi culturali che raccontano l’antica civiltà etrusca in chiave moderna.
Tarquinia vuole essere esempio di come la storia possa diventare motore di sviluppo culturale ed economico. La città propone un turismo esperienziale, capace di coinvolgere scuole, giovani artisti e visitatori internazionali. Il progetto punta a creare una narrazione unica, dove la memoria storica diventa motore di innovazione culturale e creativa.
La sfida è aperta tra Pomezia, Anagni e Tarquinia
La corsa verso il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028 sarà lunga e serrata. A dicembre 2025 il Ministero della Cultura sceglierà le 10 finaliste, mentre entro marzo 2026 verrà decretata la vincitrice. In gioco ci sono fondi significativi, visibilità nazionale e internazionale e la possibilità di organizzare eventi di portata straordinaria.
Per Anagni, Pomezia e Tarquinia la competizione non riguarda solo arte e storia. È una sfida di identità, un’occasione per mostrare al Paese e al mondo quanto il Lazio sappia fondere tradizione e innovazione, cultura millenaria e progettualità giovane. Ogni iniziativa, ogni evento e ogni idea contano.
Il Lazio vuole stupire
Queste tre città dimostrano che il Lazio non è solo Roma e le sue vestigia imperiali, ma un territorio ricco di energia culturale, creatività e passione. La corsa per la Capitale della Cultura 2028 non è solo una competizione: è un laboratorio di idee, un palcoscenico aperto a cittadini, artisti e imprenditori culturali.
Il viaggio è appena iniziato. Pomezia, Anagni e Tarquinia sono pronte a sorprendere, emozionare e ispirare. La posta in gioco è alta, ma la voglia di stupire è ancora più grande. Il Lazio fa tris e l’Italia osserva con attenzione: chi riuscirà a trasformare sogni e progetti in realtà?