Pomezia, calci e schiaffi tra 14enni in piazza: padre e madre di una ragazza picchiano l’altra, il video shock
Una lite tra ragazzine. Una di quelle scene che un genitore spera di non dover mai vedere, con calci, schiaffi e tirate di capelli. E invece, a Pomezia, non solo c’è chi ha assistito senza muovere un dito, ma addirittura due adulti – da quanto riportato da alcuni testimoni il padre e la madre di una delle minorenni – sono intervenuti a colpire l’altra ragazzina, una 14enne come la figlia. Schiaffi, capelli tirati, insulti e un video che racconta tutto, senza filtri. E che da giorni gira su whatsapp, sulle chat dei ragazzi e dei loro genitori. Un filmato che gela il sangue: due adulti che, invece di calmare la situazione, avrebbero incitato la figlia a picchiare e, come se non bastasse, partecipano loro stessi alla lite. Una scena che ha sconvolto la città, accaduta nei giorni scorsi in piazza San Benedetto, al centro di Pomezia.
La lite la sera prima
La vicenda sembrerebbe essere nata prima con una lite furiosa tra le due ragazzine avvenuta in precedenza, per motivi che non si conoscono. Le due ragazzine se le sarebbero già date di santa ragione e, da quello che sembra, una delle due 14enni ha la peggio. La ragazzina, presumibilmente, tornata a casa avrebbe raccontato tutto ai genitori. E, quando in piazza San Benedetto vede la rivale, la lite ricomincia. Ma stavolta ci sarebbero stati anche i genitori della ragazzina che la sera prima le ha prese. Le due minorenni avrebbero ripreso ad “accapigliarsi”. Partono i primi calci tra le due, che si tirano i capelli a vicenda. Nel video si vedono arrivare quelli che, presumibilmente, sono il padre e la madre di una delle due. Il padre si sarebbe messo in mezzo e, dopo aver visto che la figlia aveva preso uno sputo, avrebbe urlato alla sua “pargola”: “Mena, mena”.
Poi, forse non soddisfatto, avrebbe dato lui uno schiaffo alla rivale. E, nel frattempo, la madre le avrebbe tirato i capelli. “Mi hai presa per i capelli!”, le dice la 14enne. Parte pure un insulto da parte della donna, sempre rivolto alla ragazzina rivale: “Tro..a”. La gente nel frattempo si è radunata. C’è chi filma e sghignazza, chi assiste senza intervenire. E infine qualcuno che dice indignato al padre: “Basta, stai mettendo le mani addosso a una ragazzina!”.
Lo sdegno delle mamme di Pomezia
Il video ha iniziato a circolare su WhatsApp, scatenando la rabbia e la paura tra i genitori della città. Un gruppo di mamme di Pomezia ha scritto una lettera accorata alla nostra redazione, denunciando pubblicamente quanto accaduto. “Siamo sconvolte. Nel video – raccontano – si vedono due minorenni che si picchiano, ma ciò che lascia senza parole è l’intervento di due adulti, presumibilmente i genitori di una delle ragazze, che incitano e partecipano alla lite. L’uomo, con le mani dietro la schiena e un atteggiamento che sembra pronto a intervenire, arriva persino a colpire la 14enne”.
Le mamme si interrogano con paura e rabbia: “E se fosse successo a una delle nostre figlie? Cosa avremmo fatto noi, o i nostri mariti, davanti a un adulto che picchia una bambina? Ogni genitore si sarebbe rovinato la vita pur di difendere la propria”. Poi fanno un appello. “Bisogna parlarne. Serve riportare al centro il rispetto, l’educazione e la responsabilità degli adulti. Perché vedere un genitore che incita la violenza, e peggio ancora, la compie, è qualcosa che non può lasciarci indifferenti”.
Le ripercussioni
E ora quello che si teme sono anche le ripercussioni. Quello che si vocifera, infatti, è che la situazione potrebbe non chiudersi così. Sulla vicenda dovranno ora fare chiarezza i carabinieri di Pomezia, ma, per un’eventuale punibilità dei genitori coinvolti, dovrà essere presentata una denuncia di parte.
Quanto riportato si limita a descrivere ciò che sembra emergere dal video che sta circolando tra alcuni genitori. L’esatta ricostruzione dei fatti dovrà essere accertata dalle autorità competenti e, pertanto, tutte le persone coinvolte, anche quando non nominate, devono essere considerate non colpevoli fino a una eventuale sentenza definitiva.