Pomezia e Torvaianica, + 145% di strisce blu dal 1° maggio: parcheggi a pagamento più cari di Roma

È paradossale, ma vero: a Torvaianica i parcheggi costeranno ben di più rispetto a Roma, pur non offrendo le attrazioni e i servizi della Capitale. Ma perché un turista dovrebbe venire qui? E perché un residente deve essere tartassato in questo modo? Dietro la riasfaltatura e la riqualificazione di Piazza Kennedy si nasconde una scelta che sta già facendo rabbrividire cittadini e visitatori: l’introduzione su scala capillare dei parcheggi a pagamento.
145% parcheggi a pagamento in più
Dal 1° maggio 2025, secondo il piano approvato dal Comune di Pomezia, il territorio vedrà un’impennata dei posti a pagamento, passando da 1.272 a 3.127 stalli, di cui ben 2.267 destinati a Torvaianica. Queste nuove tariffe, fissate a €1,20 all’ora, €6 per la sosta giornaliera e un abbonamento mensile di €65, lasciano ben poco spazio a chi si aspetta condizioni più miti. In confronto, Roma applica tariffe inferiori, con €1,00 all’ora fuori dalle ZTL e una riduzione per soste brevi, evidenziando un’incongruenza che pesa sul portafoglio.

Un progetto controverso
Questa mossa viene percepita come una vera e propria gabella occulta che penalizza sia i residenti che i turisti. Chi vive al centro di Torvaianica si ritroverà con il diritto di parcheggiare gratuitamente solo davanti a casa propria. Gli altri, come chi abita sul lungomare delle Sirene, per esempio, dove i parcheggi sono comunque a pagamento, neanche quello. E basta spostarsi per ogni altra necessità – fare la spesa, recarsi al lavoro o dal medico – che il costo si fa subito sentire. La scelta ignora le peculiarità di una località che vive di turismo stagionale e di una mobilità tipica delle zone costiere (Torvaianica è lunga 9 chilometri e ci sono zone dove non c’è assolutamente nulla: zero negozi, zero servizi), dove l’auto spesso resta l’unica soluzione praticabile.
Giacomo Castro: “Progetto ingiusto e pericoloso”
Le critiche non si sono fatte attendere. Giacomo Castro, di Valore Civico, ha definito il progetto “ingiusto e pericoloso”, sottolineando come molte strade di Torvaianica siano di proprietà privata e già soggette a contenziosi. Il mancato coinvolgimento dei cittadini e la violazione dell’art. 7 del Codice della Strada – che richiede aree di sosta libero nelle immediate vicinanze dei centri abitati – fanno emergere un quadro preoccupante. Anche se i residenti hanno diritto a dei posti riservati, la logica territoriale sembra punire chiunque si sposti oltre il proprio quartiere.
Castro ha presentato ha presentato una mozione nell’assise del Consiglio comunale del 13 febbraio, in cui ha chiesto alla Giunta e al Sindaco di revocare immediatamente il progetto. Mozione però bocciata. “Ho presentato la mozione 5 mesi fa. E solo adesso si accorgono che andrebbe fatta una commissione su questo argomento? L’opposizione, poi, è stata scandalosa, astenendosi. Il M5S è il partito che, nella scorsa consiliatura, ha fatto partire tutto. Non so quale sia l’atteggiamento peggiore, se quello della maggioranza o quello dell’opposizione, a questo punto. Ma a rimetterci sono i cittadini”, commenta Castro.
Altri parcheggi a pagamento a Pomezia e Santa Palomba
L’onda dei parcheggi a pagamento non interesserà solo Torvaianica: anche altre zone del Comune di Pomezia, come Santa Palomba e il centro città – come via Virgilio, via Rattazzi e Piazza Bellini – vedranno una drastica estensione delle strisce blu. La gestione degli incassi è affidata a società controllate dal Comune di Pontedera, sollevando ulteriori interrogativi su chi davvero ne tragga vantaggio e lasci i cittadini con il peso dei costi e dei disagi.
Tra modernizzazione e dissenso
Mentre l’aspetto estetico e funzionale di Piazza Kennedy sembra migliorare (anche se restano aspetti incomprensibili, come il lasciare spesso e volentieri le luci pubbliche spente di notte e accese di giorno, con spreco di corrente il giorno e pericolo la notte), il nuovo sistema di sosta rischia di trasformarsi in una trappola economica per chi vive e visita Torvaianica. In un contesto dove ogni spostamento diventa un costo aggiuntivo, la decisione appare un duro colpo per chi sperava in una gestione più equilibrata e attenta alle reali esigenze del territorio. La sfida rimane: come coniugare la modernizzazione delle infrastrutture con il rispetto dei cittadini, senza trasformare un miglioramento urbano in una nuova fonte di ingiustizie?