Pomezia, lavorano sulla Roma Formia e scoprono una incredibile necropoli

Importantissima scoperta archeologica fatta in prossimità della cittadina di Pomezia. In maniera assolutamente casuale, come spesso avviene con questo tipo di ritrovamenti. Infatti, sono stati alcuni operai impegnati nella messa in sicurezza di un cavalcavia della tratta ferroviaria Roma Formia, ad effettuare la incredibile scoperta. Con la venuta alla luce di opere murarie evidentemente antichissime, che hanno messo in allarme i lavoranti. I quali hanno prontamente avvertito il capo cantiere. Che ha riferito alla azienda appaltatrice e alle autorità competenti, in promo luogo il Ministero dei Beni culturali.

Così è emerso un insediamento, databile tra il secolo I a.C. e il V d.C., del quale non si sospettava minimamente l’esistenza. Con reperti ben conservati, muretti di contenimento e fondamenta di antiche ville. Assi viari e addirittura una necropoli. Adesso sarà la Sovrintendenza a dirigere i lavori di recupero e di messa in sicurezza dei reperti, per quella che potrebbe diventare una delle scoperte più sensazionali di questi ultimi anni.

https://www.iltempo.it/roma-capitale/2022/04/19/news/pomezia-cavalcavia-ferrovia-roma-formia-necropoli-romana-tombe-cristiani-scheletro-anello-cristogramma-31269436/

La sensazionale scoperta archeologica a Pomezia

Le indagini condotte da archeologi e operai della società Eos Arc S.r.l., sotto la Direzione Scientifica della nostra Soprintendenza, nella figura del funzionario archeologo Francesca Licordari, hanno permesso di indagare stratigraficamente una vasta porzione di questo contesto, che si estende ben oltre i limiti dell’area di scavo, in terreni di altre proprietà.

Tra quelli che sono gli elementi più antichi è stato trovato un asse viario realizzato direttamente nel banco geologico. Questo è chiaramente riconoscibile grazie alla presenza di solchi carrai. Si trovano inoltre una serie di strutture murarie, di cui si conservano le fondazioni. Ci sono poi pochi lacerti di quello che doveva essere l’elevato di incerta funzione, ma probabilmente parte di un complesso ben più grande, forse una villa rustica, che si estendeva nei terreni circostanti.

Insieme alla città sepolta ritrovate anche 17 tombe

Le strutture murarie rinvenute fanno riferimento a diverse fasi di vita di questi edifici. E disegnano chiaramente almeno due ambienti. Questi erano inizialmente separati da una grande area aperta, successivamente chiusa da un’altra struttura muraria.

Dopo l’abbandono delle ville, probabilmente con l’edificio principale ancora parzialmente in uso, l’area fu verosimilmente occupata da una necropoli. Solo parzialmente esplorata, e che ha restituito 17 sepolture in tutto.

Si tratta di tombe di diversa tipologia che coprono un periodo di circa due secoli, tra il III e il V sec d.C., con la presenza di almeno un inumato di fede cristiana, come testimoniato dal ritrovamento di un anello con cristogramma. Insomma, una pacchia per studiosi e archeologi. Che sono già febbrilmente al lavoro.