Pomezia, Paloni ‘molla’ Fratelli d’Italia e passa al Gruppo misto: maggioranza instabile, opposizioni all’attacco

Piazza indipendenza Pomezia

Contenuti dell'articolo

Mentre fuori imperversava la tempesta di pioggia, dentro il Palazzo comunale di Pomezia, a piazza Indipendenza, imperversavano ben altre tempeste. Dimissioni, maggioranza traballante, consiglio comunale sospeso. Insomma, gli elementi per non stare tranquilli – per qualcuno – c’erano tutti, mentre qualcun altro era arrivato il momento di tirare fuori i pop corn. E vedere a cosa avrebbe portato lo show.

Questa mattina a Pomezia si doveva svolgere il consiglio comunale. Ma il colpo di scena è arrivato sin dall’inizio, quando il consigliere Sandro Paloni, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha annunciato le sue dimissioni dal ruolo e, contestualmente, la sua fuoriuscita da Fratelli d’Italia, partito del sindaco Veronica Felici, per “via di interferenze del segretario del partito”.

Gruppo misto… primo partito

Paloni ha quindi annunciato di entrare nel Gruppo Misto. Un gruppo che, dopo l’entrata nelle settimane scorse dell’ormai ex leghista Jessica Valle e, di conseguenza – visto che il gruppo consiliare della Lega non poteva più esistere – anche di Giuseppe De Luca e di Fabrizio Salvitti, è diventato molto nutrito. Vede infatti anche la presenza di Omero Schiumarini, Francesco Lamanna, Marco Polidori, Michele Conte ed Elisa Arzente. Contando anche Sandro Paloni, il gruppo misto diventa il “partito” più forte dell’aula consiliare. E potrebbe mettere in seria difficoltà la maggioranza.

Il “j’accuse” di Paloni e il peso del Gruppo misto

Paloni ha formalizzato la scelta con parole dure: “Ho protocollato le mie dimissioni da capogruppo perché ritengo che la mia funzione non sia stata rispettata, per via di interferenze del segretario di partito. Mi sospendo da Fratelli d’Italia per entrare nel Gruppo misto”.

Una decisione che ha effetti immediati sugli equilibri politici: il Gruppo misto, già rafforzato negli ultimi mesi dall’arrivo di ex leghisti come Jessica ValleGiuseppe De Luca e Fabrizio Salvitti, e con nomi come Omero SchiumariniFrancesco LamannaMarco PolidoriMichele Conte ed Elisa Arzente, ora diventa la forza numericamente più importante dell’aula. Una massa critica in grado di mettere in seria difficoltà la maggioranza di centrodestra.

L’opposizione attacca la sindaca

Il consiglio comunale si è subito trasformato in un’arena. Dai banchi dell’opposizione non sono mancate accuse al sindaco Veronica Felici. Il consigliere del PD Caporaletti ha parlato apertamente di “teatrino politico”, domandandosi se la maggioranza sia ancora in grado di reggere. Più dura la posizione del Movimento 5 Stelle, che ha chiesto senza mezzi termini le dimissioni del sindaco: “Il sindaco si chiude in un silenzio assordante mentre la maggioranza si sgretola. Pomezia non merita questo teatrino, serve un atto di responsabilità”.

La difesa della maggioranza e la nota di Paloni

Dal canto suo, la maggioranza ha bollato le reazioni delle opposizioni come un’aggressione politica, accusandole di distogliere l’attenzione dai problemi concreti della città. Ha ribadito che nonostante le tensioni “il gruppo resta unito e determinato a lavorare per Pomezia”.

Nel pomeriggio lo stesso Paloni ha diffuso una nota per chiarire: “Il mio riferimento era esclusivamente a incomprensioni interne al partito, non a una sfiducia verso la maggioranza. Non si metta in discussione il mio ruolo di consigliere”.

Tra accuse di “interferenze”, appelli e il peso sempre più rilevante del Gruppo misto, lo scenario politico di Pomezia sembra destinato a rimanere instabile. Una crisi che, al netto delle smentite e delle precisazioni, ha già mostrato tutte le fragilità della maggioranza.