Pomezia, stop alla nuova tangenziale Parco della Minerva-Pontina: Il ‘No’ alla prova del Consiglio

Pomezia, l'area interessata dalla nuova super strada, la line ain rossa è solo indicativa della nuova arteria, ma è generica

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Pomezia si trova al bivio decisivo. Il progetto della nuova tangenziale Parco della Minerva (nei pressi di via Gronchi)-Pontina è ufficialmente sotto la lente del Consiglio Comunale. L’iter amministrativo dell’opera più discussa della città approda a un momento cruciale. La mozione del M5S locale che chiede la revoca della delibera di approvazione in linea tecnica del documento di fattibilità, sarà discussa martedì 21 ottobre alle ore 9,30 nella sala consiliare di Piazza Indipendenza.

Tangenziale di Pomezia, un progetto di lunga data sbarca in Consiglio

La nuova tangenziale, concepita originariamente nel 1974 ma mai realizzata, rappresenta un intervento strategico per migliorare la viabilità urbana. L’infrastruttura, lunga circa 2,1 chilometri e larga 9 metri, collegherà via Gronchi alla Strada Regionale 148 Pontina, passando nei pressi della Riserva della Sughereta. La sua realizzazione è stata approvata in linea tecnica dalla giunta guidata dalla sindaca Veronica Felici lo scorso 9 gennaio.

Il progetto prevede marciapiedi larghi due metri. Illuminazione pubblica a LED. E sistemi avanzati di smaltimento delle acque meteoriche, con vasche di laminazione per ridurre il rischio di allagamenti. Il costo stimato dell’opera è di 12 milioni di euro, finanziati da enti sovraordinati, comprensivi di espropri e spese tecniche.

Le ragioni della mobilitazione politica M5S in Consiglio

La mozione del M5S ha acceso il dibattito politico locale. I consiglieri pentastellati chiedono al Consiglio Comunale di fermare l’iter dell’opera. Sostenendo la necessità di una valutazione più approfondita dell’impatto ambientale e della sostenibilità economica. La decisione del Consiglio rappresenta, quindi, una vera e propria prova per l’amministrazione comunale, chiamata a bilanciare esigenze di sviluppo e tutela del territorio.

Il tema ha assunto un ruolo di primo piano nella cronaca locale. Suscitando interesse sia tra i residenti che tra le associazioni ambientaliste, preoccupate per la vicinanza del tracciato alla Riserva della Sughereta, polmone verde di grande valore naturalistico, che verrebbe lambita dalla nuova arteria stradale.

Benefici attesi dalla nuova tangenziale, secondo l’Amministrazione Felici

Se realizzata, la tangenziale – secondo l’Amministrazione – promette invece benefici concreti e tangibili. La decongestione delle arterie principali – via De Gasperi e via Fratelli Bandiera – ridurrebbe i tempi di percorrenza e migliorerebbe la qualità della vita per migliaia di cittadini. Inoltre, la nuova viabilità favorirebbe – sempre per l’AMministrazione – lo sviluppo economico delle zone industriali e residenziali circostanti, potenziando l’attrattività e la competitività del territorio.

L’opera non è solo un intervento di ingegneria urbana – secondo i proponenti – ma un tassello fondamentale nella strategia complessiva di mobilità sostenibile del Comune, inserita nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2025-2027.

Un dibattito che segnerà il futuro della città: chi ha ragione?

La discussione in Consiglio sarà quindi decisiva. Da un lato, il progetto promette modernità, sviluppo e maggiore fluidità nella circolazione; dall’altro, solleva interrogativi su tutela ambientale, spesa pubblica e impatto sociale. La scelta che verrà assunta martedì prossimo definirà non solo il destino della tangenziale, ma anche la capacità del Comune di Pomezia di gestire opere strategiche nel rispetto dei cittadini e dell’ambiente.

Il documento di fattibilità, approvato in linea tecnica, costituisce il primo passo verso la realizzazione, ma senza il via definitivo del Consiglio Comunale l’opera resterà congelata. Ogni decisione dovrà tenere conto dei benefici attesi, dei costi e delle possibili alternative, in un equilibrio delicato tra sviluppo urbano e tutela del patrimonio naturale.

La tangenziale simbolo di sviluppo o opera inutile e anti-verde?

La posta in gioco è alta: l’esito del Consiglio Comunale non determinerà solo il destino di un’opera, ma traccerà una linea sul modello di città che Pomezia vuole essere nei prossimi decenni, tra innovazione infrastrutturale e rispetto del territorio.

Pomezia, l’area su cui dovrebbe sorgere la tangenziale – www.7colli.it