Pomezia, villette nuove tra degrado e pericoli: un cagnolino muore in un pozzetto aperto (FOTO)
Hanno risparmiato anni per acquistare quelle villette. Hanno acceso mutui, hanno messo sogni e progetti in quelle mura. O meglio, in quei fogli che mostravano progetti, disegni, immagini. La storia del Consorzio della Sughereta, a Pomezia, è stata piena di difficoltà. E ha viaggiato in parallelo con quella – ancora più sfortunata – delle palazzine del Parco della Minerva, poco distanti. L’area è quella tra Largo Brodolini, a Pomezia, e Vicerè, verso Torvaianica Alta.
La storia è legata a fallimenti e presunte truffe. Il risultato è che al Parco della Minerva non è mai stato completato e versa in stato di abbandono, mentre al Consorzio della Sughereta le villette, dopo essere state per un periodo sotto sequestro, sono state completate e vendute, anche se non tutte. Ma sono tutt’ora senza illuminazione, né acqua potabile né opere di urbanizzazione. In compenso, ci sono pozzetti scoperti, buche, tombini rialzati e cancelli dei cantieri in lamiera arrugginita. Tutti elementi pericolosi. Talmente pericolosi che, nei giorni scorsi, un cagnolino è caduto in uno dei pozzetti aperti.
Cagnolino morto
Le villette si trovano nella zona tra via Sidney Sonnino, via Enrico Luzzatti e via Enrico De Nicola. Qui, come racconta una residente, l’abbandono e il degrado è ovunque. “Camminare, soprattutto dopo il tramonto, è pericolosissimo. E qualche giorno fa il cagnolino di un uomo anziano è caduto in uno dei pozzetti rimasti aperti. Abbiamo chiamato i soccorsi e sono arrivati gli agenti della polizia locale per aiutarlo a uscire, ma purtroppo il cagnolino era morto. Non so se per lo spavento, perché non riusciva più a uscire, o perché ha sbattuto cadendo”. In ogni caso, la disgrazia c’è stata. E si è trattato di un cane. Ma poteva essere un bambino, o un disabile.
“Il proprietario piangeva disperato. E capisco il suo dolore. Ma cosa aspettano a mettere in sicurezza questa zona? Che ci scappi il morto, questa volta umano? Qui i tombini sono rialzati, facendo rischiare l’incidente. Se dovesse passare una moto potrebbe cadere. Ma basta guardarsi intorno per rendersi conto che i pericoli sono ovunque. Eppure, siamo a 2 chilometri dal centro di Pomezia, in linea d’aria”.










