Ponza, droga nascosta in mare: sequestrate 5mila dosi di cocaina pronte per lo spaccio


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Isola di Ponza, provincia di Latina, un pacco misterioso nascosto tra i fondali, zavorrato con un martello e alcune chiavi da meccanico. Sembrava un relitto qualunque, ma dentro conteneva qualcosa di ben più pericoloso: un chilo di cocaina purissima, già suddivisa in 15 panetti. È quanto hanno scoperto i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Ponza, durante un’operazione di controllo del territorio contro i traffici illeciti.

La scoperta tra gli ormeggi

Il ritrovamento è avvenuto in un’area laterale della zona ormeggi, insospettabile ma strategica. La droga era stata accuratamente sigillata all’interno di una busta impermeabile e poi parzialmente affondata, con tutta probabilità per sfuggire ai controlli intensificati delle forze dell’ordine. Una tecnica ormai nota agli inquirenti, spesso utilizzata per nascondere temporaneamente la merce in attesa del momento giusto per il recupero.

Il mercato dello spaccio estivo

Secondo le prime stime, da quel singolo chilo di cocaina si sarebbero potute ricavare circa 5.000 dosi, per un valore al dettaglio compreso tra gli 80 e i 100 euro a dose. Tradotto in termini di guadagno, il carico avrebbe potuto fruttare tra i 400.000 e i 500.000 euro. Una cifra che conferma quanto il mercato della droga sull’isola – soprattutto nei mesi estivi, con l’impennata di presenze turistiche – sia tutt’altro che marginale.

Controlli serrati e indagini in corso

Non è un caso, infatti, che la scoperta arrivi dopo un weekend di controlli intensi da parte della Guardia di Finanza e delle unità cinofile del Gruppo di Formia. In quei giorni, erano già stati segnalati sette soggetti – tutti tra i 17 e i 35 anni – per detenzione di droga a uso personale, e una persona era stata denunciata alla Procura di Cassino per spaccio, con il sequestro di oltre 40 grammi tra cocaina, hashish e marijuana.

Un carico “fantasma”?

L’ipotesi più accreditata è che si tratti di un carico “fantasma”, abbandonato in mare da un corriere in difficoltà o in attesa del momento opportuno per essere recuperato. Una strategia che conferma l’adattabilità delle reti di spaccio locali alle pressioni delle forze dell’ordine. Intanto, il pacco di cocaina è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, e le indagini sono tuttora in corso.

L’isola, meta prediletta del turismo estivo, si conferma così anche un crocevia sensibile per i traffici di droga. Ma l’occhio vigile della Guardia di Finanza – anche sott’acqua – dimostra che la rete dei controlli è tutt’altro che permeabile.