Se non sei pornostar non puoi rivendicare la candidatura

Pornostar candidatura

Ormai la politica è così, se non sei – o non sei stata – pornostar non puoi rivendicare una candidatura. Guai ad essere stati impegnati seriamente, il mondo in celluloide hot è più titolato a farsi intervistare dal Corriere della Sera.

Storia di Tina Ciaco, erede del mondo di Cicciolina – se in Parlamento c’è stata pure lei… – rivendica di potersi candidare a Salerno, per il Consiglio comunale. E in questa curiosa pochade c’è il veto del partito di Berlusconi: no alla candidatura della pornostar.

La candidatura dell’ex pornostar

Sarà curioso dal fronte di Forza Italia ma vivaddio la vendita del corpo non dovrebbe essere un requisito curricolare per servire con onore la propria città e la propria Nazione.

Ma lei, la comunque bella aspirante, se ne lamenta pubblicamente. “C’e’ stato un veto fortissimo che non mi aspettavo. Si fosse candidata Tina Ciaco non ci sarebbero stati problemi, ma si e’ candidata Priscilla Salerno, quindi un’attrice hard che si candida alle elezioni”. Cosi’ in un’intervista concessa all’emittente Ottochannel 696, Tina Ciaco, in arte Priscilla Salerno, attrice hard e imprenditrice di origini salernitane, ha commentato le polemiche relative alla sua scelta di partecipare alle prossime elezioni amministrative di Salerno.

L’annuncio della sua discesa in campo era stato fatto dai rappresentanti del Nuovo Psi, partito che sosterra’ la candidatura a sindaco di Michele Sarno in una lista con Forza Italia ed Udc. Ma l’annuncio ha provocato dissapori all’interno della coalizione.

“Voglio parlare con Silvio”

La stessa Tina Ciaco si lamenta in un’intervista a Il Corriere della Sera: «Sostengono che non sia etico per il partito e per la coalizione avere come candidata un’attrice hard. Lo vogliono capire che da anni non faccio più la pornostar?» L’ex attrice aggiunge poi che sta tentando di parlare con Silvio Berlusconi. «Stiamo cercando un contatto con il presidente. E se non riuscirò a contattare il Cavaliere scriverò direttamente a Sergio Mattarella». Secondo Tiano Ciaco «è un mio diritto candidarmi. Questa è una sconfitta per tutte le donne. Lo sa che senza il mio nome in lista il Nuovo Psi ritirerà il simbolo e si disimpegnerà da tutto?». Accipicchia.