Porto crocieristico di Fiumicino-Isola Sacra: il MIC diserta la riunione di VIA, progetto sempre più in bilico

Simulazione dell'Oasis alta 72 metri realizzata dal comitato Tavoli di Porto 81 metri al vecchio faro di Fiumicino

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La realizzazione del porto crocieristico di Fiumicino-Isola Sacra continua a incontrare ostacoli lungo il percorso amministrativo. Gli ultimi fatti riguardano la riunione convocata il 30 giugno scorso tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e il Ministero della Cultura (MIC), passaggio fondamentale per la definizione del Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Secondo quanto emerso tramite accesso agli atti, il MIC non si è presentato al tavolo, sollevando interrogativi sul futuro della procedura e sull’interpretazione politica e tecnica di questa assenza.

Un progetto tra rallentamenti e contestazioni

La mancata partecipazione del MIC non è un episodio isolato, ma si inserisce in un contesto già complesso. La Corte dei Conti ha recentemente invitato il Commissario Straordinario per il Giubileo, Roberto Gualtieri, a valutare lo stralcio del progetto dalle opere giubilari, sottolineando l’impossibilità di rispettare i tempi imposti per le opere “essenziali”. Il termine per una risposta da parte del Commissario è già scaduto, senza che siano arrivate comunicazioni ufficiali.

Nel frattempo, anche la società Fiumicino Waterfront srl, concessionaria del progetto, ha dovuto registrare un ulteriore stop: la gara indetta per il cosiddetto “minilotto Giubileo” è andata deserta. Le imprese coinvolte hanno infatti giudicato i tempi di esecuzione incompatibili con le scadenze fissate, segno evidente di una programmazione difficile da sostenere.

I rilievi dell’Autorità Antitrust

Non meno rilevanti sono i rilievi sollevati dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). L’Antitrust ha infatti sottolineato la necessità di una gara pubblica per l’assegnazione della nuova concessione, evidenziando i limiti della procedura predisposta dal Comune di Fiumicino. Una condizione che, se non rispettata, rischia di minare ulteriormente la solidità giuridica dell’intero iter.

Una procedura VIA infinita

Il percorso del porto crocieristico di Fiumicino-Isola Sacra è ormai bloccato da quasi due anni nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, nonostante sia stata attivata una corsia accelerata. La causa principale risiede nei ripetuti invii fuori tempo massimo di documentazione integrativa da parte del Comune e della stessa Fiumicino Waterfront. Ogni integrazione presentata comporta la riapertura dei termini, forzando le scadenze stabilite dalla normativa vigente e dilatando a dismisura i tempi dell’iter.

Un progetto che divide

Se da un lato i sostenitori del progetto continuano a descriverlo come un’infrastruttura di alto profilo e capace di rilanciare il territorio, i fatti raccontano una realtà diversa. Le criticità ambientali, paesaggistiche e procedurali emerse finora fanno pensare a un’iniziativa che procede non per meriti intrinseci, ma attraverso forzature continue.

L’appello alla politica

Alla luce di queste evidenze, il Comitato Tavoli del Porto ha ribadito la richiesta al Sindaco di Fiumicino Mario Baccini e al Commissario Straordinario Gualtieri di prendere atto della situazione: stralciare il progetto dalle opere giubilari e avviare la revoca della concessione. Solo una scelta chiara, sostengono i comitati, permetterebbe di aprire un percorso partecipato per la riqualificazione dell’area, rispettando la vocazione ambientale e paesaggistica di Isola Sacra.