Pregiudicato (irregolare) nigeriano mostra i genitali a una donna: resta libero

Stava mostrando i genitali ai passanti, il nigeriano arrestato dalla Polizia di Stato domenica pomeriggio in zona Esquilino. A chiamare il Nue la figlia di una signora che, mentre buttava l’immondizia, è stata avvicinata da M.O., nigeriano di 53 anni, il quale si è calato i pantaloni e le ha mostrato i genitali.
Il maniaco è irregolare sul territorio
Immediatamente è arrivata la pattuglia del commissariato Viminale, diretto da Mauro Baroni, che ha trovato l’uomo ancora denudato mentre continuava a molestare i passanti con atti esibizionistici. Quando gli agenti hanno cercato di fermarlo, lui si è divincolato nel tentativo di fuggire ma è stato prontamente bloccato e fatto salire sull’auto di servizio che ha preso a calci: M.O., irregolare sul territorio nazionale e con svariati precedenti a suo carico, è stato arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato ai beni dello Stato, oltre ad essere stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico.

E un ragazzo nigeriano è pestato da due romeni
Un altro nigeriano è stato protagonista della cronaca romana. Stavolta, però, come vittima. È durata poco la fuga dei due romeni che, venerdì scorso, avevano picchiato selvaggiamente un giovane nigeriano in largo Quistello, a Labaro. Rintracciati dopo nemmeno 24 ore dai poliziotti, sono stati portati in carcere. Secondo quanto ricostruito dagli agenti del commissariato Flaminio, la vittima come sua abitudine stava spazzando il marciapiede vicino ad alcuni cassonetti e aveva lasciato uno zaino con le sue cose lì vicino. A forte velocità è arrivato proprio lì un furgoncino con dentro due persone, uno più anziano alla guida e un giovane a fianco. Quest’ultimo, dopo aver rovistato nei cassonetti gettando tra l’altro a terra dell’immondizia, ha preso lo zaino del nigeriano insultandolo e colpendolo da dietro con un tubo di ferro, come ordinatogli dall’uomo che era con lui e che, prima di ingranare la marcia per darsi alla fuga, lo ha investito.
Numerosi gli elementi forniti ai poliziotti dai testimoni. La svolta nelle ricerche è arrivata alle prime ore della mattina successiva, quando gli investigatori hanno incrociato il furgone su via Tiberina; inutile il tentativo dei due di sottrarsi al fermo. Nel furgone è stato recuperato e sequestrato il tubo di ferro usato per picchiare la vittima ma saranno poi gli esiti delle ricognizioni fotografiche fatte dalla vittima e dai testimoni a far scattare le manette ai polsi dei due romeni, uno di 44 anni e l’altro di 24.